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Mafia capitale, Carminati fa saluto fascista durante udienza. “Il video andrà in procura”.SENZA PAROLE !

 

La Stampa, Lunedì 13 marzo 2017

 

Mafia capitale, Carminati fa saluto fascista durante udienza. “Il video andrà in procura”
Collegato in videoconferenza dal carcere di Parma dove è detenuto ha rivolto verso lo schermo il saluto romano. La presidente del Tribunale: “Lo Stato sbeffeggiato”

 

di EDOARDO IZZO

 

Il presidente della X sezione del tribunale di Roma, Rosanna Ianniello, ha disposto oggi l’acquisizione e l’invio alla procura di Roma della registrazione del video dell’udienza dell’8 marzo scorso, al termine della quale Massimo Carminati, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma dove è detenuto in regime di 41 bis, ha rivolto verso lo schermo il saluto romano (il video è stato visionato oggi anche in udienza).

 

«Non possiamo tollerare l’apologia del fascismo in un processo penale e prenderemo provvedimenti», ha osservato la presidente Ianniello. L’udienza di mercoledì scorso si era conclusa con l’ultima battuta di Salvatore Buzzi, in collegamento con Roma dal carcere di Tolmezzo, che aveva affermato: «Eravamo la Terza Internazionale più Carminati», e il «nero», anche lui in collegamento video ma da Parma a rispondere alla considerazione dell’ex ras delle coop alzando il braccio destro, mano tesa, saluto fascista e poi un’esultanza da stadio.

Lo Stato è di nuovo sbeffeggiato tra saluti romani, battute e messaggi di sfida dei protagonisti del «Mondo di mezzo» arrestati il 2 dicembre 2014. Il presidente del tribunale Ianniello lascia fare, ma guarda gli schermi e appunta tutto fino alla decisione arrivata questa mattina: i video verranno acquisiti.

 

Intanto nel corso dell’udienza di oggi Salvatore Buzzi conferma le tangenti pagate a Luca Odevaine: «Si propose come facilitatore. In cambio mi resi disponibile, su sua richiesta, a pagare l’affitto mensile di due appartamenti di cui fruiva unitamente ad una somma di 5.000 euro al mese. In una occasione gli diedi anche 10.000 euro in nero per pagare i componenti di una commissione che ci aveva aggiudicato una gara. Mi disse che avrebbe risolto tutti i miei problemi col prefetto Franco Gabrielli (oggi capo della polizia e assolutamente estraneo ai fatti), di cui Odevaine era amico, per quanto concerne i pagamenti per l’accoglienza dei migranti. Odevaine garantiva i nostri rapporti con i più importanti prefetti e funzionari del ministero dell’interno. Quando viaggiavo con lui mi sentivo “il presidente”, ci spostavamo con la scorta della polizia».

 

Salvatore Buzzi – nel corso della sua deposizione – cita con precisione i rit delle intercettazioni ed è un fiume in piena. Pesantissime sono le accuse nei confronti di Goffredo Bettini: «Bettini ha organizzato, rapportandosi personalmente col mio vicepresidente Guarany, un mio incontro con Gianni Letta. In cambio io gli versai la somma complessiva di 21.800 euro, anche mediante bonifici per coprire le sue spese elettorali. Sono indignato per quello che ho dovuto sopportare e sono qui per documentare ogni mia affermazione».