Filippo Santigliano
Come ha accertato la Dda, le cosche (soprattutto di San Severo) hanno allungato i propri interessi oltre che sui rifiuti anche sui fondi europei per i pascoli e la transumanza dell’Alto Molise
Martedì 18 Marzo 2025, 09:10
FOGGIA – I sanseveresi e i cerignolani dediti soprattutto al furto di auto di grossa cilindrata per alimentare il mercato clandestino dei ricambi, con la deroga – valida solo per i cerignolani – di assaltare portavalori, bancomat e caveau. Gli affiliati della mafia garganica che investono in pascoli (per ottenere fondi europei) e pubblici esercizi (esponenti di clan manfredoniani erano proprietari di importanti strutture della ristorazione a Pescara). E poi i foggiani della Società che operano nel riciclaggio del denaro sporco anche attraverso l’usura in particolare in Abruzzo ma non solo in sinergia con la criminalità locale che si avvale di queste “consulenze”…
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