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Le mani della camorra su benzina e supermercati, interdette 15 aziende

Di Nicola Avolio


Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha adottato 15 nuove interdittive antimafia per prevenire il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. Le misure, che fanno parte di un’ampia strategia di contrasto, riguardano aziende con sede a Napoli, Brusciano, Cercola, San Giuseppe Vesuviano e Volla, operanti principalmente nei settori della vendita di carburanti, logistica, autotrasporto e distribuzione di alimenti.

Secondo quanto riportato dalla Prefettura, questi comparti sono particolarmente appetibili per la criminalità organizzata, in quanto garantiscono ingenti profitti. Le mafie sfruttano tali attività attraverso pratiche illegali come il riciclaggio di denaro, l’evasione fiscale e l’impiego di manodopera irregolare.

Le interdittive antimafia rappresentano un’importante misura preventiva, che mira a proteggere l’economia legale e a salvaguardare i settori più esposti a possibili interferenze criminali. Questi provvedimenti rientrano in un più ampio piano d’azione delle istituzioni per combattere il radicamento della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale del territorio campano.

Interdittiva antimafia a sei aziende con sedi a Napoli e Acerra, 3 sono riconducibili ai fratelli Pellini

[DAL NOSTRO ARCHIVIO] – Emessa Interdittiva antimafia alle aziende riconducibili ai fratelli Pellini. La Prefettura di Napoli ha emesso interdittive antimafia nei confronti di imprese operanti nei settori dell’edilizia, dei rifiuti e dell’ambiente, e degli espurghi civili e industriali.

Tra queste, tre società sono legate ai fratelli Pellini, imprenditori di Acerra condannati per traffico illecito di rifiuti e disastro ambientale. Le aziende colpite sono la ATR con sede in piazzetta Leone a Mergellina, la Ecotech, con sede a Napoli, in viale Privato Letizia, la Consortech Puglianello società consortile, con sede Napoli, in via Scipione Capece, la Eco.tech, la S&G Service con sede ad Acerra.

Si rende noto che, nella giornata del 7 giugno scorso, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, nell’ambito dell’attività di prevenzione antimafia, ha adottato ulteriori 6 provvedimenti interdittivi nei confronti di altrettante ditte del settore dei servizi della domiciliazione societaria, della partecipazione a lavori pubblici e privati e delle costruzioni, dei servizi di portineria, dell’ingrosso abbigliamento, del commercio elettronico e del disbrigo pratiche, aventi la propria sede legale nei comuni di Napoli ed Arzano”, si legge nella nota del Ministero.

Fonte:https://internapoli.it/le-mani-della-camorra-su-benzina-e-supermercati-interdette-15-aziende