La guerra tra i clan della camorra: più di 40 morti ammazzati a Napoli e Provincia. TUTTI GLI OMICIDI.E manca ancora un giorno alla fine dell’anno “”!!!!!!!!!………………..

La guerra tra i clan della camorra: più di 40 morti ammazzati a Napoli e Provincia. TUTTI GLI OMICIDI

di Antonio Mangione

NAPOLI. Se non è una guerra, poco ci manca. Sono più di 40 gli omicidi di stampo camorristico che Napoli e Provincia si lasciano alle spalle nel 2016. Una scia di sangue che tocca tutti i quartieri del capoluogo campano, da Scampia al Vomero, senza dimenticare l’hinterland dove le cosche si fanno guerra a suon di agguati. Le faide tra i clan per il controllo del territorio si moltiplicano, e non bastano gli arresti eccellenti per fermare la mattanza. Di giorno o di notte, alla luce del sole in mezzo alla gente o di nascosto nel buio: la camorra ammazza in tutti i modi.

GENNAIO

Ad inaugurare la scia di sangue è stato il 5 gennaio a Melito l’omicidio di Luigi Di Rupo, residente a Mugnano, ucciso in un bar in via Po, presso il rione 219.
Il 22 gennaio è stato ucciso a Ponticelli Davide Montefusco, ex collaboratore di giustizia. La vittima si trovava in viale Margherita quando è stata raggiunta dal commando di fuoco che ha esploso diversi colpi non lasciandole scampo.
Il 28 gennaio a Sant’Antimo l’omicidio di Antimo Chiariello, 44 anni, di Sant’Antimo, residente a Melito. L’uomo era il genero del boss Mario Verde, fratello del temibile Francesco detto ‘o negus, ucciso sei anni fa in un agguato di camorra.
Il 30 gennaio, sempre a Ponticelli, fu ucciso Mario Ponticelli, 62enne, raggiunto da numerosi colpi di pistola, alcuni dei quali lo centrarono alla testa mentre stava facendo ritorno a casa, portando con sé buste della spesa.

FEBBRAIO

E’ sicuramente stato il mese più nero. Tre omicidi in tre giorni tra il 4, 5 e 6 gennaio. A cadere sotto i colpi dei killer furono il 24enne Pasquale Zito ucciso nella notte a Bagnoli, il 24enne Giuseppe Calise ammazzato nel rione Don Guanella ed il 33enne Francesco Esposito, trucidato a Marigliano. Tra l’11 ed il 12 febbraio furono uccisi a Saviano Francesco Tafuro, 30 anni e Domenico Liguori, 35 anni. Il 20 febbraio fu ucciso a San Giovanni a Teduccio Vincenzo Amendola, 18 anni, mentre a fine febbraio si sono perse le tracce di Davide Tarantino, 43 anni, melitese, probabilmente vittima di lupara bianca.

MARZO

Quattro gli omicidi di stampo camorristico. Giuseppe Perna è stato freddato con dei colpi di pistola al volto mentre era in un pub di via Torricelli. Era il braccio destro di Pasquale Pesce, reggente del clan Marfella-Pesce tra i più potenti della zona, che si contende con la cosca rivale, quella dei “Mele”, il racket delle estorsioni e dello spaccio.
A Ponticelli a finire sotto i colpi dei killer fu Giovanni Sarno, affiliato al clan, ammazzato nel Rione De Gasperi. Il 9 marzo a Ponticelli fu ucciso Mariolino Barometro, 60 anni.
A Miano, il 29 marzo, fu ammazzato Pasquale Izzi, classe ’61. Era uscito pochi giorni prima con un permesso premio di cinque giorni per passare le festività pasquali con la famiglia. Era appena uscito di casa ed era arrivato nel parcheggio che si trova alle spalle del civico numero 4 di via Ianfolla. Izzi fu avvicinato all’auto, e aveva appena aperto la portiera, quando si avvicinarono due persone con il volto coperto.

APRILE

E’ il mese della strage delle Fontanelle che diede il via alla faida della Sanità. Furono uccisi il 22 aprile Giuseppe Vastarella e Salvatore Vigna. Il mese si aprì però con la morte all’Arenaccia di Giuseppe Matino, 35 anni. Il 20 aprile a Piscinola l’omicidio del 29enne Daniele Stara, mentre il 27 aprile a Miano morì Aniello Di Napoli, 45 anni.

MAGGIO

Ben 7 gli omicidi di stampo camorristico, il più eclatante a Marano dove in un’officina meccanica, il 7 maggio, in via Unione Sovietica furono uccisi Fabio Esposito, presunto killer materiale della strage delle Fontanelle, ed il padre Giuseppe.
Il 5 maggio a Fuorigrotta cadde sotto i colpi di pistola Luca Ciotola, 34 anni. Il 10 maggio a Melito fu ritrovato in un fossato il cadavere di Giovanna Arrivoli, 40 anni. Due omicidi a Soccavo in dieci giorni: le vittime sono Stefano Adamo (l’11 maggio) e Ivan Maietta (il 23 maggio). A fine mese fu ucciso a Calvizzano Ferdinando Pecchia, forse ucciso per i suoi collegamenti con Mario Riccio, detto Mariano, esponente di una fazione maranese scissionista degli Amato-Pagano, che voleva allargarsi su Marano approfittando del vuoto di potere degli arresti del clan Polverino-Nuvoletta decapitato da arresti eccellenti.

GIUGNO

Due gli omicidi a giugno: uno è Raffaele Cepparulo appartenente ai Barbudos. Nell’agguato morì anche una vittima innocente di camorra, Ciro Colonna. Il 17 giugno a Bagnoli fu ammazzato Gaetano Arrigo, 43 anni. Fu clamoroso a giugno il duplice agguato nel parco Padre Pio in via Giulio Cesare, al numero civico 118, a Melito, dove morirono Alessandro Laperuta, 32 anni, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto dalle forze dell’ordine vicino al clan Amato-Pagano, e Mohammed Nouvo, 30 anni, marocchino. Nell’agguato rimase ferito il figlio del boss di Melito.

LUGLIO E AGOSTO

La camorra si è fermata a luglio, mentre ad agosto sono state 4 le vittime dei killer. A cadere sotto i colpi di pistola il 3 agosto al Cavone Salvatore Esposito, 32 anni, e Ciro Marfè, 21 anni. Il 30 agosto a Ponticelli morì Flavio Salzano, 29 anni appartenente al clan De Micco, mentre il 31 agosto alla Sanità morì Vittorio Vastarello.

SETTEMBRE

Cinque uomini ammazzati a Napoli e Provincia a settembre in 4 diversi agguati. Il 3 settembre morì ad Afragola il 40enne Antonio Cacace, il 7 settembre fu ammazzato a Varcaturo, tra Giugliano e Pozzuoli, Luigi Mattera, vicino al clan puteolano Longobardi-Beneduce. A Chiaiano fu ucciso Giuseppe Guazzo era finito da tempo nella black list dei rivali storici del clan Lo Russo, mentre a Miano caddero sotto i colpi dei killer Salvatore Corrado, 40 anni e Domenico Sabatino, 36 anni.

OTTOBRE, NOVEMBRE E DICEMBRE

Da ottobre a dicembre sono 4 le vittime di camorra. Il 7 è stato ucciso Antonio Bottone, 28 anni ai Colli Aminei con cinque i colpi di pistola calibro 7,65 esplosi all’esterno di una cornetteria. La camorra è tornata a sparare l’undici dicembre a Scampia dove è stato ucciso Francesco Angrisani, esponente della Vanella Grassi. La sera stessa a Crispano fu ucciso sotto casa Mauro Pistilli, il 23 dicembre a Pianura Raffaele Pisa mentre l’ultimo omicidio di stampo camorristico dell’anno è quello di Salvatore Solla a Ponticelli il 23 dicembre.

30/12/2016

fonte:www.internapoli.it