valditara e santanchè – Quelli che il merito… Chi mette nel curriculum di essere stato due volte “primo dei non eletti” e chi si occupa di Giubileo lodando il Msi
Di Salvatore Cannavò e Ilaria Proietti – l Fatto Quotidiano
15 Settembre 2024
Il ministero di Giuseppe Valditara non bada a spese, quello di Daniela Santanchè ha uno squadrone di consulenti. Proseguiamo il viaggio nei dicasteri dove imperversa “l’amichettismo” che Meloni additava come malattia di sinistra (come in effetti è) ma che riguarda anche la destra: un tripudio di politici non eletti e ricollocati, esperti e tecnici di area, spesso dirigenti di partito, con incarichi che non si capisce perché non vengano ricoperti da personale Pa già retribuito.
Politico trombato? Al Merito serve
Il ministero dell’Istruzione e del Merito di Giuseppe Valditara ha ben 13 posizioni solo nella segreteria personale dove l’amicizia politica è la regola. Come Valeria Alessandrini, consulente per “l’Attività di gestione dei rapporti con le autorità territoriali” con 75 mila euro annui di compenso. Insegnante nonché responsabile regionale di Scuola e università della Lega in Umbria. Ma si trovano anche i ricollocati come Cosimo Miccoli, fuori dal Consiglio regionale in Puglia nel 2021 e dal Senato nel 2022, ora consulente per “L’inserimento degli alunni con disabilità” a 25 mila euro annui.
C’è Angela Colmellere, già deputata leghista e sindaco di Miane, ma non eletta alle ultime politiche e oggi consulente per i progetti Pnrr a 45 mila euro. E c’è spazio per Monica Picca, candidata leghista alla presidenza del X municipio di Roma nel 2021, eletta solo consigliera. Per 30 mila euro si occupa di “Attività di studio e di analisi delle problematiche riguardanti i divari educativi”. Essere politici “trombati” va così di moda al Mim che lo si scrive anche nel curriculum. Michele Colonna 10 mila euro per consulenza sull’edilizia scolastica, già consigliere e assessore di Altamura, ci tiene a far sapere di essere stato per ben due volte il primo dei non eletti al Consiglio provinciale.
Molto nutrita la pattuglia Comunicazione. Troviamo Giovanni Sallusti, nipote di Alessandro, che coordinava la redazione del sito di Nicola Porro, con consulenza da 20 mila euro. Marta Benassi supporta la “comunicazione istituzionale e le relazioni esterne” a 35 mila euro, avendo iniziato a farlo in Abruzzo con FI, poi legandosi professionalmente al deputato M5S Antonio Zennaro seguito nel 2021 alla Lega. Alessia Lai lavora con la sottosegretaria Paola Frassinetti, è giornalista formatasi nel quotidiano Rinascita, diretto da Ugo Gaudenzi, fondatore anche del movimento politico di destra (e filo russo) Lotta di Popolo. Carolina Zanoni si occupa dell’ufficio stampa, dopo averlo fatto al Parlamento europeo dal 2019 al 2024 e poi con il presidente del Veneto Luca Zaia: il suo compenso è di 36 mila euro. Luca Salvatore è il social media manager del ministro, 35 mila euro di compenso: iscritto all’Università Cattolica del Sacro cuore come esperienze cita la collaborazione al sito Pillole di politica il cui ultimo aggiornamento è dell’8 luglio 2024. Ancora all’Ufficio stampa Marco Pinti, 30 mila euro, con diploma di maturità classica e che viene dagli uffici della Lega dove ha lavorato al gruppo al Senato.
Più “famoso” invece lo psicologo Alessando Amadori, 80 mila euro, noto per il libro, autopubblicato, La guerra dei sessi, in cui sostiene che la violenza di genere non esista ma vada letta come “cattiveria”. Mario Eugenio Comba, docente a Torino, consulente alla “Semplificazione, project financing e rapporti con gli enti locali” per 60 mila euro, è stato già legato a alla Scr Piemonte Spa (Centrale di Committenza della Regione Piemonte) e all’Agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei Segretari comunali e provinciali in Liguria. Berardino Zoia, infine, collabora per 25 mila euro alle “Proposte di semplificazione organizzativa gestionale”. È avvocato, laurea alla Luiss, e anche membro del Consiglio scientifico del Centro Dorso di Napoli il cui presidente, Luigi Fiorentino, è capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
L’esercito di Daniela Lo squadrone dei consigliori
Al ministero Santanchè c’è uno squadrone di poco meno di 30 persone, 13 delle quali piazzate nell’Osservatorio Nazionale di settore, che ha come compito quello di fornire al ministero “un compiuto quadro conoscitivo del settore che consenta l’adozione delle opportune strategie di comunicazione, promozione e commercializzazione dell’offerta turistica”. Qui siede per esempio Cristina Cattaneo, dipendente part-time di Regione Lombardia, nel 2022 candidata con Fratelli d’Italia al Senato. Nel suo curriculum anche la pubblicazione con il sociologo Francesco Alberoni del libro Amore mio come sei cambiato – Innamoramento e amore 40 anni dopo. Stesso emolumento, 18 mila, è garantito a Francesco Palmigiani, avvocato ma soprattutto referente per le politiche del Turismo di Fdi in Toscana. E anche a Carmelo Indelicato già consulente marketing del presidente della Regione Siciliana Musumeci (oggi ministro della Protezione civile) e poi dell’assessorato Turismo e Sport in Sicilia.
Ora l’amichettismo in salsa meloniana è stato da ultimo evocato anche per l’Agenzia nazionale per il Turismo (Enit), già definito un “marchettificio” dalla ministra Santanchè, che aveva scelto di puntare su Ivana Jelinc che nel giro di pochi anni ha scalato la federazione delle agenzie di viaggio avendo alle spalle una impresa, la Igei di Frazione Tavernelle (Pg) con zero dipendenti. Come consulente del Segretario generale del ministero del Turismo troviamo Francesco Figliomeni, fondatore di Planet Solidarietà, ma soprattutto responsabile nazionale Dipartimento Politiche sociali di FdI: al ministero è stato chiamato per attività di consulenza, studio e supporto per l’attuazione del Pnrr per un emolumento da 25 mila euro. Gratuito è invece il ruolo svolto dal deputato Gianluca Caramanna il vero deus ex machina del turismo meloniano tanto da essere da sempre indicato per la successione a Santanchè in caso di passo indietro: nel frattempo la consiglia sui rapporti istituzionali.
Con la qualifica di consigliere alle relazioni istituzionali di Santanchè c’è invece Luciana Scalzi, il cui profilo curriculare ricorda che è stata caposcalo per la compagnia Meridiana, nonché responsabile organizzativo del congresso del Pdl del 2009 alla Fiera di Roma e nel 1998 della manifestazione di FI in piazza San Giovanni: Scalzi, anche se non lo ricorda, in realtà è stata soprattutto capo segreteria di Denis Verdini grazie al quale, ma anche ai buoni uffici dell’ex coordinatore di Forza Italia in Campania (poi condannato per concorso esterno con la camorra) Nicola Cosentino, era stata catapultata in consiglio regionale all’ombra del Vesuvio. Oggi consiglia Santanchè sulle relazioni istituzionali per 25 mila euro l’anno. Stesso importo assicurato a Claudio Mattia Serafin, nipote della ex segretaria generale del Senato Elisabetta Serafin e attuale consigliere di Santanchè per lo sviluppo del turismo esperienziale e sostenibile (ma lo abbiamo già incontrato con Sangiuliano alla Cultura, gratis et amore dei). Sara Zanni è invece consigliere per i cammini e i percorsi turistici e così tratteggia il suo profilo: “Archeologa e guida ambientale professionista collaboro con tour operator italiani e stranieri per l’organizzazione e l’accompagnamento di gruppi in escursioni e viaggi a piedi di più giorni, soprattutto su itinerari storici e di interesse culturale come le vie di pellegrinaggio”. Sempre 25 mila euro è il compenso per Luca Ferrari, già consigliere comunale a Napoli per il Msi a partire dal ’93. Senza dimenticare l’antica fiamma, come ha ricordato su X nel 2020, “M.S.I. – Movimento Sociale Italiano 26 dicembre 1946 – infinito. Noi pochi, noi felici pochi, noi un manipolo di fratelli”. È consigliere di Santanchè per il Giubileo della Chiesa cattolica. Amen.
(3 – Continua)
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