Di Redazione Internapoli
Una nuova inchiesta potrebbe ben presto scuotere Giugliano dopo il terremoto giudiziario che ha coinvolto politica, imprenditoria e camorra e che ho portato all’esecuzione di 25 misure cautelari (tra i politici sono finiti in carcere l’ex sindaco Antonio Poziello e gli ex consiglieri comunali Andrea Guarino, Paolo Liccardo e Pasquale Casoria, mentre ai domiciliari è finito l’ex assessore Giulio Di Napoli).
Il Gip Federica Colucci ha, infatti, rispedito, ai pubblici ministeri Ilaria Sasso del Verme, Antonella Serio e Giuseppina Loreto, gli atti relativi ad i capi di imputazione in cui non è stata ravvisata (o era del tutto assente giò nella contestazione) l’aggravante camorristica.
I pubblici ministeri invieranno ora la documentazione alla Procura di Napoli Nord che aprirà un fascicolo nei riguardi di nove persone. Si tratta di politici, dirigenti comunali e tecnici e non solo. Tra i reati su cui sarà chiamata ad agire la Procura di Napoli Nord vi è quello di turbativa d’asta relativamente alla razionalizzazione degli immobili e degli alloggi
di edilizia residenziale pubblica, per la realizzazione degli interventi stradali utili al collegamento della nuova Base Nato di Giugliano e per l’acquisizione di attrezzature e beni per l’implementazione del piano comunale della raccolta differenziata. Gli indagati, secondo l’accusa, avrebbero ricevuto dazioni di denaro e la promessa di posti di lavoro per ‘indirizzare’ le gare.
Non soltanto episodi di corruzione e turbativa d’asta, ma anche falso ideologico e falsificazione di documenti da parte di pubblici ufficiali e tecnici privati. Coinvolti anche un politico locale ed un imprenditore, che avrebbe beneficiato della falsificazione di documenti al fine di ottenere un condono edilizio che avrebbe evitato l’abbattimanto di una palazzina in zona Varcaturo.
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