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Gerunda «Rassegno le dimissioni»: nuovo Procuratore Capo a Frosinone

Il procuratore di Frosinone lascerà l’incarico a partire dal 1 novembre. Al suo posto dovrebbe arrivare Ciro Saltalamacchia

La decisione dopo che il Csm ha individuato ieri il suo successore. Pietro Pagliarella «A questo punto non ha più senso andare avanti nella mia lotta.

Per il bene di tutti rassegnerò le dimissioni e dal 1 novembre lascerò il mio incarico». È amareggiata Margherita Gerunda, procuratore della Repubblica di Frosinone. Ieri mattina ha appreso la notizia che al suo posto, dopo la condanna al trasferimento dal suo ufficio con l’impossibilità di ricoprire incarichi direttivi, il Csm avrebbe indicato Ciro Saltalamacchia, magistrato attualmente in forza alla procura generale presso la Corte d’Appello di Taranto. «Dopo 44 anni di onorata carriera mi aspettavo un trattamento certamente diverso. Per il prestigio dell’incarico che ricopro, per il corretto funzionamento dell’ufficio e per non ingenerare situazioni di incertezza preferisco togliere il disturbo e lasciare che il mio successore, al quale auguro le migliori fortune, trovi una situazione serena e non di conflitto». «Rimango ulteriormente stupefatta – ci ha detto la dottoressa Gerunda – della piega che hanno preso le cose. Penso che non farò più neanche ricorso in Cassazione contro il provvedimento che mi ha colpito perché, a questo punto, la ritengo solo una perdita di tempo. Andrò a fare la nonna a tempo pieno, e poi, prima di ogni cosa, viene la salute. Questa vicenda mi ha creato delle apprensioni e delle ansie che sicuramente non mi hanno fatto bene. Scelgo la salute rispetto ad una sfibrante lotta contro i mulini a vento». Il procuratore Gerunda era stato sanzionato dal Csm perché avrebbe affidato gratuitamente l’incarico di collaboratore in procura ad un neolaureato, al quale avrebbe permesso di visionare fascicoli coperti da segreto istruttorio. «Una marea di falsità contro di me. Si è voluto dare credito ad una denuncia anonima piena di inesattezze». Così come «inesatte» dice ancora la dottoressa Gerunda «sono le accuse che mi hanno rivolto di aver allontanato un ragazzino disabile da una scuola. In realtà si trattava di uno scolaro che terrorizzava i suoi compagni e gli insegnanti e certamente non era disabile. Su quegli episodi avevo ricevuto segnalazioni specifiche dai genitori di tanti ragazzini». «Comunque – ha concluso la dottoressa Gerunda – la cosa che mi consola in tutto questo è il grande affetto e la stima che mi hanno testimoniato in questi giorni i cittadini di Frosinone e della provincia».

(Tratto da Il Tempo – Frosinone)