Di Alfonso D’Arco
I mandanti e gli assassini di Gennaro Ramondino sono da cercare a Pianura. È questa la pista che in queste ore si sta facendo sempre più largo tra le ipotesi avanzate dagli investigatori (indagini affidate agli uomini della squadra mobile e a quelli del commissariato di Pianura). Una pista che dunque porterebbe dritta ai gruppi che in questi mesi, per un motivo o per un altro, sarebbero entrati in contrasto con la paranza di Massimo Santagata, il giovane ras di cui Ramondino era divenuto guardaspalle. Proprio la vicinanza al ras emergente e il vuoto creatosi con il suo arresto il mese scorso avfebbero creato le condizioni ottimali per un isolamento poi rivelatosi fatale per il giovane.
Il contesto in cui potrebbe essere maturato l’omicidio è dunque quello del contrasto tra gruppi emergenti della criminalità organizzata locale. Ramondino era figlio di Salvatore, indicato dalle informative di polizia come vicino al neonato gruppo del ras emergente. Questi nei mesi scorsi avrebbe messo a ferro e fuoco il quartiere, occupando gli spazi un tempo di pertinenza dei Marsicano-Esposito. Santagata, a capo di un gruppo di giovanissimi, è finito in manette un mese fa per tentato omicidio. Il suo gruppo, rivelano fonti investigative, si sarebbe ben presto messo contro proprio i gruppi che un tempo spadroneggiavano a Pianura anche a causa di una relazione di un affiliato con una donna che in passato era legata ad un personaggio della mala locale. Contrasti che sarebbero poi sorti anche con i reduci dei Carillo-Perfetto. Probleni anche con il manipolo di fedelissimi legati al ras Antonio Lago a sua volta vittima di un fallito agguato mesi fa. L’omicidio di Gennaro Ramondino ricorda quello di Andrea Covelli il cui corpo fu trovato sempre a Pianura in una zona di campagna.
Fonte:https://internapoli.it/genny-ramondino-ammazzato-a-pianura-lomicidio-deciso-nel-quartiere/