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Formia, Polizia pronta a lasciare la sede di via Olivastro Spaventola

 Formia, Polizia pronta a lasciare la sede di via Olivastro Spaventola

Formia, Polizia pronta a lasciare la sede di via Olivastro Spaventola

Venerdì 11 novembre 2016

Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Formia potrebbe, ma sarebbe più corretto dire dovrebbe, abbandonare Formia entro il prossimo anno ed essere trasferito presso l’ex sede del Tribunale di Gaeta dove, tra l’altro, è già previsto per gennaio l’arrivo degli uffici della sede di Gaeta.

E’ la voce sempre più insistente che da qualche tempo a questa parte, anche il Questore di Latina a settembre non aveva escluso la possibilità di un “supercommissariato” del golfo, gira in città a seguito di alcune riunioni tenutesi a Roma presso la sede ministeriale. Una scelta ragionata e che sarebbe stata avallata dal Ministero degli Interni in un’ottica di accentramento delle indagini ma anche, soprattutto, di contenimento dei costi considerato che attualmente per la sede di Formia in via Olivastro Spaventola il Ministero spende oltre 150mila euro l’anno di affitto mentre a Gaeta, presso il Tribunale, i costi sarebbero ridotti a circa quarantamila euro. Proprio la prospettiva dell’arrivo degli uffici della sede formiana, inoltre, avrebbe rallentato i lavori di adeguamento al Tribunale gaetano dove era inizialmente previsto solo l’arrivo degli uffici di via Roma.

Su questa prospettiva, proprio oggi è intervenuto anche Elvio Di Cesare segretario dell’associazione antimafia Caponnetto: “A noi non interessa se esso (il commissariato ndr) sia allocato a Formia o Gaeta, città distanti l’una dall’altra appena 6-7 chilometri, in quanto abbiamo sempre sostenuto che è necessario, in un territorio completamente occupato dalla camorra qual’è il sud pontino, riorganizzarvi la Polizia di Stato – e non solo –, razionalizzando e qualificando le energie e dotandone il presidio del sud di personale dirigente e ispettori competenti ed esperti in materia di lotta alle mafie.Cosa che – parliamoci chiaro – attualmente non esiste e le conseguenze sono quelle che vediamo. Ci siamo sempre battuti per ottenere un Supercommissariato unico nel sudpontino, diretto da un Primo Dirigente e rafforzato da una sezione di una quindicina di uomini e donne della Squadra Mobile, da gente, cioé, che quando si parla di camorra e mafia sa di cosa stiamo parlando. Ed è questo – e solo questo – che noi vogliamo”.

fonte:www.h24notizie.com