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Ecomafie, il Lazio al quinto posto con più di 66mila illeciti contro l’ambiente negli ultimi trent’anni

di Manuela Pelati – Il Corriere della Sera

Il rapporto di Legambiente mostra il quadro degli illeciti ai danni di ambiente, agricoltura e animali, dal traffico dei rifiuti all’abusivismo edilizio, compiuto dalle organizzazioni mafiose

Traffico illecito di rifiuti con smaltimenti abusivi, inquinamento dei terreni, danni all’agricoltura e agli animali, edilizia abusiva e incendi boschivi dolosi.  Tra le ecomafie, cioè le attività delle organizzazioni criminali di stampo mafioso ai danni dell’ambiente dall’indotto milionario, il Lazio si posiziona al quinto posto su scala nazionale prima regione del centro Italia con 66.650 reati ambientali nell’arco di tempo che va dal 1992 al 2023. In particolare per il ciclo illegale del cemento e il traffico dei rifiuti è al quarto posto in Italia, rispettivamente con 18.115  illeciti il primo e 9.989 il secondo. A mettere in fila questi numeri è Legambiente con il rapporto Ecomafia presentato giovedì mattina.

Nell’arco del 2023

Il Lazio nell’arco dei trent’anni sale così di un posto in classifica rispetto alla media annuale del Rapporto 2023 mostrata lo scorso luglio sempre da Legambiente nella 38esima edizione della campagna Goletta Verde, quando la provincia di Roma si posizionava al quarto posto tra abusi edilizi e illeciti sui rifiuti.

Un reato ogni 18 minuti

Dai dati mostrati dall’associazione di volontariato ambientalista su scala nazionale dal 1992 al 2023 si è verificato un reato ogni 18 minuti per un totale di 902.356 illeciti ambientali. Si tratta di una media di 79,7 reati al giorno, 3,3 ogni ora. Un ritmo impressionante contrassegnato anche da 727.771 persone denunciate e 224.485 i sequestri. Dal 1995 ad aprile 2024, sono stati censiti 378 clan, appartenenti a tutte le organizzazioni mafiose, con interessi diretti nelle diverse «filiere» dell’ecomafia.

Criminalità organizzata

Dalla fotografia scattata da Legambiente emerge che il 45,7% del totale nazionale dei reati accertato dalle forze dell’ordine negli ultimi trenta anni si concentra nelle regioni in cui è radicata la presenza di criminalità organizzata, con il triste primato per la Campania (117.919 illeciti) seguita da Calabria (84.472 illeciti), Sicilia (82.290),  Puglia (73.773) e appunto il Lazio, per un complessivo fatturato illegale di 259,8 miliardi di euro.

Le istituzioni

A trent’anni dalla prima presentazione del report avvenuta proprio il 5 dicembre del 1994, Legambiente ha fatto il punto della situazione giovedì mattina in occasione della conferenza nazionale «Ambiente e legalità: insieme per il futuro» che ha promosso con l’Arma dei Carabinieri, presso la Scuola Ufficiali di Roma. Hanno partecipato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il direttore generale dell’Ispra, Maria Siclari, il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, il Generale di Corpo d’Armata, Andrea Rispoli, Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri ed il Gen. di Divisione Fernando Nazzaro, Comandante Carabinieri per la Tutela e la Sicurezza Energetica.

Il premo alle scuole

Al termine della conferenza, a cui è stata assegnata dal Presidente Sergio Mattarella la medaglia della Presidenza della Repubblica, sono state premiate le scuole secondarie di primo e secondo grado vincitrici del concorso nazionale dedicato all’educazione alla legalità e alla tutela dell’ambiente

Le richieste

«Senza legalità non c’è tutela ambientale – dichiara Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente – Quella che celebriamo oggi insieme all’Arma dei Carabinieri non è solo una ricorrenza», «i dati presentati oggi ci ricordano che non bisogna abbassare la guardia e che al centro delle scelte politiche va messa la salvaguardia dell’ambiente come ci ricorda l’articolo 9 della Costituzione italiana. Per questo chiediamo che vengano approvate quelle norme che ancora mancano all’appello in fatto di prevenzione e controllo, come i reati contro gli animali, le agromafie e agropirateria, chiedendo al tempo stesso allo Stato un impegno più forte nella lotta all’abusivismo edilizio».

5 dicembre 2024

fonte:https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/24_dicembre_05/ecomafie-il-lazio-al-quinto-posto-con-piu-di-66mila-illeciti-contro-l-ambiente-negli-ultimi-trent-anni-b32523ea-9169-438e-be87-d2e4c5bcdxlk.shtml