Il Fatto Quotidiano
De Luca e il “sistema fritture”: perquisiti altri sei fedelissimi
Tra gli indagati il presidente della commissione trasporti Luca Cascone e Andrea Campanile, segretario di Franco Alfieri
Di Vincenzo Iurillo
16 Ottobre 2024
Tra i 49 omissis dell’ordinanza di arresto di Franco Alfieri del 3 ottobre c’erano già le avvisaglie della nuova tempesta contro il “sistema delle fritture di pesce”, ovvero il bacino elettorale cilentano del presidente Pd della Campania, Vincenzo De Luca. Ieri mattina la Finanza di Salerno ha perquisito case e uffici di sei indagati per turbativa d’asta di gare bandite dalla Provincia di Salerno. Sono imprenditori, dirigenti e politici collegati agli appalti del Sottopasso di Capaccio Paestum, della Fondovalle Calore e dell’Aversana.
Tra gli indagati ci sono il segretario di Alfieri, Andrea Campanile – già arrestato con “Mister Fritture” per gli appalti Dervit e i subappalti alla ditta della sorella del presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum – e il presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania Luca Cascone, eletto in “De Luca Presidente” (difesi dall’avvocato Cecchino Cacciatore). Su quei tre appalti Alfieri, intercettato, diceva “devo vincerli”. Il Gip aveva rafforzato le esigenze cautelari ricordando che le gare erano in corso, Alfieri e company avrebbero potuto truccare anche queste, “e i lavori sono tutti subappaltabili”.
Lo prevedevano infatti i bandi cuciti sui desiderata di questo gruppo di fedelissimi di Alfieri. Accomunati, secondo una informativa della Finanza depositata dopo gli arresti, da interessi economici e personali. Tra questi va acceso un fascio di luce su due dei perquisiti: il potente dirigente della Provincia Angelo Luzio (Lavori Pubblici, Edilizia Scolastica, Patrimonio), definito sul decreto “uomo di estrema fiducia di Alfieri”, e il patron di Cogea Impresit srl Nicola Aulisio, vicepresidente dell’Ance Campania. È uno dei personaggi chiave del filone bis dell’inchiesta: è l’aggiudicatario del Sottopasso, e inoltre l’appalto della Fondovalle Calore, a cui Alfieri tiene molto perché dovrebbe unire le aree depresse del Cilento con Paestum, fu vinto da una Rti guidata dall’impresa Pagano spa, ma sarebbe poi stato interamente subappaltato a lui. Il decreto di perquisizione dei pm di Salerno deriva anche da intercettazioni, riportate nell’informativa Gdf, in cui Alfieri avrebbe trattato di persona con le imprese i ribassi per pilotare la gara del Sottopasso.
Il fronte non è solo giudiziario. Nei giorni scorsi Alfieri è stato sospeso dal Pd. Ora ci sono dei dubbi sulla validità della Commissione di garanzia di Salerno che lo ha sospeso. Nel caso si capisse che non è valida, sarebbe lo stesso commissario campano Pd Antonio Misiani a sospenderlo.
E così mentre la magistratura diventa la nuova variabile della guerra tra Pd e De Luca, l’indagine dovrà sciogliere alcuni nodi, tra cui la figura di Cascone (non iscritto al Pd almeno da due anni), che come Alfieri e i suoi avrebbe partecipato a riunioni sul progetto dell’Aversana senza averne titolo, a meno di non voler ampliare molto il suo ruolo di presidente Commissione Trasporti, sede istituzionale nella quale transitano progetti di un certo impatto sulle sorti del sistema viario della Campania. Progetti come quelli di cui si parla nelle intercettazioni già disvelate. Il 31 maggio 2023 Alfieri dice all’autista: “…la Fondo Valle Calore solo in mano a me abbiamo appaltato e mandato in appalto 110 milioni… e adesso entro luglio appaltiamo, è già approvato il progetto… Aversana 35 milioni, devo vincere pure questa!!!”.
E sul legame tra Alfieri e Aulisio c’è agli atti un verbale di Carmelo Pagano, ex presidente del consiglio comunale di Capaccio Paestum. “Il rapporto particolare che esiste tra lui e Aulisio è di natura sia personale sia imprenditoriale, la società di famiglia Alfieri Impianti Srl spesso gestisce appalti con la Cogea, che si è aggiudicata a Capaccio Paestum numerosi e remunerativi appalti, tra cui (…) il sottopasso ferroviario, per 5 milioni. Un rapporto che dura da oltre 20 anni”. Da Alfieri sindaco di Agropoli. Quindi l’accenno alle ragioni della perquisizione: “Questo rapporto determinerà a mio giudizio anche le vicende dell’appalto della strada Fondovalle Calore, rispetto al quale produco documentazione. Nonostante sia stato aggiudicato alla Pagano spa (…), i lavori saranno subappaltati alla Cogea”. Bisogna capire se in modo legittimo.