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APRILIA. Tra qualche giorno termina il lavoro della commissione d’accesso. A seconda delle decisioni si saprà quando si tornerà alle urne

Latina Oggi, Giovedì 30 Gennaio 2025

TONJ ORTOLEVA

La commissione d’accesso della prefettura di Latina sta compiendo gli ultimi passaggi prima di stendere la relazione conclusiva sulla presenza o meno di infiltrazioni malavitose all’interno dell’amministrazione comunale di Aprilia. Da agosto dello scorso anno, dopo la proroga chiesta tre mesi fa, il team composto da Monica Perna, Daniela Abbondadolo e Sergio Vattani ha scandagliato atti , delibere, determinazioni, gare e aziende controllare del Comune di Aprilia. A coadiuvare la squadra della prefettura sono stati il tenente colonnello dei carabinieri Antonio De Lise, attuale comandante del Nucleo investigativo di Latina, e il sottotenente Leopoldo Festa della guardia di finanza di Aprilia. Ma alla fine, il Comune, sarà sciolto per mafia? Questo lo possono sapere al momento solo i componenti del team della commissione d’accesso. Quest’ultima ha avuto il compito di verificare se l’inchiesta Assedio, condotta lo scorso luglio, abbia evidenziato reali condizionamenti da parte della criminalità organizzata sulle scelte amministrative locali. Al termine degli accertamenti, le risultanze dell’indagine saranno trasmesse al Prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, e successivamente al Ministero dell’Interno, che dovrà valutare la possibilità di sciogliere o meno il Comune per infiltrazioni mafiose. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), ha portato alla luce un quadro inquietante, coinvolgendo nomi già noti alle cronache giudiziarie. Tra questi, Patrizio Forniti, ritenuto il vertice dell’organizzazione, e Sergio Gangemi, entrambi con precedenti per intimidazioni di stampo mafioso. Nell’indagine è stato coinvolto anche il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, in carica da poco più di un anno e sostenuto da una coalizione di centrodestra. L’attività della commissione sarà determinante per accertare eventuali ingerenze criminali nella gestione del Comune e per stabilire se ricorrano i presupposti per un intervento dello Stato volto a ripristinare la legalità nell’ente locale. Quel che emergerà dalla relazione della commissione d’accesso e le successive decisioni saranno centrali anche per comprendere cosa accadrà al Comune di Aprilia, ossia per rispondere alla domanda che tanti cittadini si pongono in queste settimane: ma quando si torna a votare? Per fare una previsione vanno tenuti presenti alcuni scenari. Partiamo da quello più semplice: la commissione d’accesso completa il suo lavoro e non trova elementi di infiltrazione. In questo caso non c’è scioglimento per mafia e, potenzialmente, il Comune di Aprilia può tornare al voto addirittura la prossima primavera, nella prima finestra elettorale utile. Se invece le prove di una infiltrazione della criminalità ci sono e dunque si arrivasse allo scioglimento per mafia deciso dal Governo, Aprilia potrebbe tornare alle urne nel 2026 o addirittura nel 2027. Questo dipende da varie interpretazioni della normativa, che prevede per lo scioglimento per infiltrazioni mafiose 18 mesi di commissariamento. Se questi 18 mesi venissero conteggiati al momento, appunto, dell’eventuale decreto di scioglimento per mafia, si arriverebbe al 2027. Invece, secondo il ragionamento di altri esperti, il conteggio in questo caso va fatto partire dal commissariamento ordinario, avvenuto per decisione della prefettura dopo l’arresto dell’ex sindaco Lanfranco Principi e le conseguenti dimissioni di tutti i consiglieri comunali. Pertanto, si arriverebbe alla primavera del 2026.