Cerca

Affari con il clan Di Lauro, Tina Rispoli e Tony Colombo a processo

Di Alfonso D’Arco


Hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato 
Tony Colombo e Tina Rispoli, arrestati nel corso del blitz contro il ‘nuovo corso’ del clan Di Lauro. Insieme a loro hanno chiesto di essere giudicati con tale formula (che prevede in caso di condanna uno sconto di un terzo della pena) anche Vincenzo Di Lauro, numero due del clan e altri 17 imputati.

Tra questi alcuni hanno chiesto l’abbreviato condizionato all’acquisizione di nuovi elementi di indagine. Il blitz scattò nell’ottobre dello scorso anno nei confronti di 27 indagati poiché gravemente indiziati a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, violenza privata aggravata, associazione a delinquere finalizzata alle turbative d’asta aggravata agevolata, associazione a delinquere aggravata dall’aver agevolato un clan mafioso e dal carattere della transnazionalità finalizzata al contrabbando dei tabacchi lavorati esteri.

Clan di Lauro, investimento da 500mila euro di Tony Colombo e Tina Rispoli

Secondo gli inquirenti, Tony Colombo e Tina Rispoli avrebbero fatto affari con il clan di Secondigliano con una somma complessiva di 500mila euro che il sodalizio avrebbe reinvestito per l’acquisito dei materiali e dei macchinari necessari all’allestimento di una fabbrica di sigarette – sequestrata – dove, importando il tabacco grezzo dall’estero, avrebbero potuto confezionare direttamente i pacchetti di sigarette da rivendere nel territorio nazionale ovvero esportare all’estero (specialmente Bulgaria e Ucraina). Il sistema di distribuzione sul mercato campano era avviato attraverso una rete di grossisti che rifornivano, in conto vendita, i rivenditori al dettaglio e da cui, settimanalmente, venivano prelevate le somme di denaro relative al pagamento delle forniture.

Fonte:https://internapoli.it/tina-rispoli-tony-colombo-clan-di-lauro/