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Da Paese Sera. Roma ed il litorale nella morsa delle mafie. Finalmente anche Alemanno lo ammette

Criminalità

Mafie, Alemanno ci ripensa: “Roma sotto attacco, è emergenza”

Il prefetto a Ostia. Domani incontro Alemanno-Cancellieri

Dopo il duplice omicidio di Ostia, il sindaco Alemanno è costretto a rivedere un certo “negazionismo” che finora lo aveva portato a declassare quella che sembra avere tutti i numeri (e i nomi) per essere una “guerra di mafia” a questione di “bande territoriali”. “Mi era stato detto che si trattava di episodi isolati e situazioni non di criminalità organizzata, ma questi tipi di letture mi sembrano ormai inaccettabili e insufficienti, siamo di fronte ad un’emergenza che va fronteggiata con misure drastiche” ha detto il sindaco. Il Codici: “Dal 2007 denunciamo la presenza delle mafie sul litorale”

L’AGGUATO Spari a Ostia: uccisi due boss

SICUREZZA Ostia, l’opposizione: “Via le mafie”. E i sindacati denunciano: “Un poliziotto ogni 2242 abitanti”

L’OPINIONE/1 Peciola (Sel): “Alzare la voce contro le mafie”  L’OPINIONE/2 Touadi (Pd): “Affrontare le infiltrazioni”

L’INTERVISTA Mafie, Veltroni: “A Roma un soggetto nuovo”DI D. CHIRICO L’INCHIESTA Capitale in nero: le mafie in città

CAMORRA Traffico di droga e mafia sul litorale

CRIMINALITA’ Roma e la conta degli agguati

Dopo il duplice omicidio di Ostia, il sindaco Alemanno è costretto a rivedere un certo “negazionismo” che finora lo aveva portato a declassare quella che sembra avere tutti i numeri (e i nomi) per essere una “guerra di mafia” a questione di “bande territoriali”. “Ho parlato con tutti nei mesi scorsi: è chiaro che c’è un attacco da parte della criminalità organizzata alla nostra città” ammette ora il sindaco. Un passo avanti insomma, per cominciare a dire come stanno veramente le cose.

“Mi era stato detto che si trattava di episodi isolati e situazioni non di criminalità organizzata, ma questi tipi di letture mi sembrano ormai inaccettabili e insufficienti, siamo di fronte ad un’emergenza che va fronteggiata con misure drastiche” chiarisce Alemanno. E passa subito ai fatti: “Quello che chiederò al nuovo ministro dell’Interno e al capo della polizia – ha aggiunto Alemanno – è che Roma deve essere protetta da questi aggressori, non basta risolvere un caso isolato. Bisogna far sì che tutti i quartieri siano protetti”.

Cade anche l’ultimo tabù del sindaco, la rievocazione della temuta Banda della Magliana: “Ci sono bande territoriali che stanno crescendo e, attraverso il traffico della droga, si stanno connettendo alla criminalità organizzata – ha concluso Alemanno – dobbiamo evitare che nel 2011 ci sia un nuovo fenomeno come la banda della Magliana”.

Ieri il sindaco aveva accusato lo Stato: “Fino ora le risposte sono apparse inadeguate, nonostante i miei ormai numerosi richiami e allarmi, sia in pubblico che in privato, non emerge né una strategia complessiva, né una adeguata copertura dei territori più a rischio”. “Ora basta, è necessario che il nuovo ministro degli Interni e il Capo della Polizia prendano misure drastiche senza più nessun rinvio. La Capitale deve essere difesa da un assalto di criminalità organizzata senza precedenti dagli anni ’70” ha concluso Alemanno” aveva detto.

L’INCONTRO CON IL MINISTRO DELL’INTERNO – Secondo quanto si apprende, si terrà domani al Viminale l’incontro tra il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e il sindaco Gianni Alemanno. A chiedere il vertice il primo cittadino dopo la sparatoria che ieri a Ostia ha provocato due vittime. Il sindaco e il ministro si incontreranno nella prima mattinata.

IL PREFETTO – La grave situazione ha portato il prefetto Pecoraro a convocare per oggi il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si terrà nella sede del commissariato di polizia Ostia lido. Intanto, il questore Tagliente ha disposto la istituzione di una task force investigativa coordinata dalla squadra mobile, i cui investigatori, affiancati da operatori addetti alla polizia giudiziaria presso i commissariati territoriali, saranno dedicati in via esclusiva all’attività di indagine per i fenomeni di criminalità sul litorale di Ostia. Nella tarda serata di ieri il questore ha deciso che saranno almeno otto le volanti che andranno ad integrare nell’arco dei diversi quadranti orari i dispositivi ordinari.

IL CODICI – Codici, già nel 2007, aveva denunciato la gravità della situazione nel dossier “Le mani della criminalità sulla città”, nel quale descriveva un’attività criminosa presente addirittura dal 1998. Nella zona nord del litorale romano, si legge nel documento, veniva evidenziata la presenza di elementi collegati a Cosa Nostra (come le famiglie Privitera e Cursoti e i fratelli Rinzivillo, vicini a Giuseppe Madonia), interessati alla realizzazione delle opere pubbliche nel Lazio, sia lungo la litoranea che nelle zone interne. Si riferiva anche della presenza di alcune ‘ndrine (clan Alvaro, Galati, Ienco e Tassone). “A Civitavecchia era accertato l’insediamento della terza generazione dei Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata, i quali hanno concluso stabili raccordi con la criminalità locale, trasformando l’asse Civitavecchia-Ladispoli in una cellula logistico-operativa. Anche il clan camorristico Di Lauro di Scampia, servendosi dello stesso porto, smerciava grandi quantitativi di droga proveniente dalla Colombia. Il dossier parlava chiaro: tutto il litorale sud del Lazio, compresi i Comuni di Anzio, Pomezia, Ardea, Lanuvio e Albano, erano infiltrati dalla criminalità organizzata. Tale presenza è anche stata dimostrata con il commissariamento del comune di Nettuno nel novembre 2005 e con lo scioglimento del Comune di Ardea” si spiega in una nota.

“Oggi è noto che a Roma sono presenti tutte le organizzazioni criminali, sia nazionali che estere. Dal dossier del 2007 emergeva che i clan storici non sembravano avere basi strategiche nella Capitale, ma che avessero sviluppato la loro presenza sulle aree del litorale dove, chiaramente, avevano anche il controllo del territorio. Per questo si parlava di “funzione strategica”del litorale. Su Roma Capitale esisteva un qualche accordo che prevedeva la non presenza di basi stabili, lasciando che ci fossero sul territorio gruppi criminali locali che svolgessero le attività di manovalanza” continua il Codici.. “Alcuni di questi si sono sviluppati e hanno poi assunto una loro autonomia, come la storica banda della Magliana e in seguito i gruppi rom, cinesi, romeni e albanesi. Sono anni ormai che Codici denuncia l’allarme della criminalità organizzata del litorale. Ma l’appello è sempre rimasto inascoltato. Cosa stanno facendo ora le istituzioni?” aggiungere Codici.  “Dal 2007 – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale del codici – denunciamo una situazione che continua sempre più ad aggravarsi. La magistratura e la prefettura devono assolutamente intervenire per sradicare il fenomeno mafioso della Capitale, anche se questo dovesse far emergere collusioni con la classe politica”.

Fonte: http://www.paesesera.it/Politica/Mafie-Alemanno-ci-ripensa-Roma-sotto-attacco-e-emergenza-Il-prefetto-a-Ostia.-Domani-incontro-Alemanno-Cancellieri