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Vomitevole la polemica “mafia sì mafia no”. Un servizio di LEFT che parla anche di un politico che sarebbe indagato dalla Procura Antimafia

“STUCCHEVOLE LA POLEMICA MAFIA SI’ MAFIA NO”, SCRIVE LEFT IN UN SERVIZIO SUL RADICAMENTO DELLE MAFIE IN PROVINCIA DI LATINA. NO: VOMITEVOLE!

Vomitevole la polemica scatenata dalle dichiarazioni alla stampa da parte di taluni esponenti politici pontini che si affannano a negare il radicamento mafioso nella provincia di Latina.

Vomitevole, soprattutto, perché mette in discussione il risultato di tante indagini fatte da organi qualificati dello Stato, contestandolo oggettivamente, quindi, rasentando l’eversione.

Condividiamo, pertanto, quanto ha scritto Mulé sul numero 5 del 6 febbraio u. s. in un servizio nel quale parla anche di un esponente politico “ ora indagato dalla Procura Antimafia di Roma per associazione di stampo mafioso in provincia di Latina fino al 2007”.

Dopo la seduta straordinaria del Consiglio Regionale Lazio del mese scorso, seduta alla quale noi abbiamo assistito, abbiamo ascoltato alcuni interventi sconcertanti.

Lasciamo il giudizio a quei magistrati che volessero alzare lo sguardo ai piani alti, a coloro, cioè, che, inseriti nei gangli della politica e delle istituzioni, negano l’esistenza del fenomeno mafioso.

Al Presidente della Giunta Regionale del Lazio Marrazzo, alla Presidente della Commissione Sicurezza Laurelli, al consigliere Moscardelli, al Presidente del Consiglio Regionale ed a tutti coloro che si sono resi promotori della seduta straordinaria di cui abbiamo parlato, all’amico Bianchini, segretario aggiunto regionale del Sindacato di Polizia della CGIL, tutti oggetto in questi giorni di attacchi velenosi, suggeriamo di cominciare a spulciare i nomi, venuti fuori sulla stampa a seguito delle operazione di polizia, recenti e passate, a cominciare dalla “Formia Connection”, delle persone sospettate di collegamenti con le organizzazioni mafiose.

Se uno si ostina a negare l’evidenza e, peggio, quanto già è stato accertato dagli organi preposti dello Stato, qualche motivo c’é. O no???