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Volevano ammazzare poliziotti e guardie carcerarie a Latina. Ancora un grazie e la nostra solidarietà al Questore D’Angelo ed agli uomini della Squadra Mobile

ERANO PRONTI AD AMMAZZARE POLIZIOTTI E GUARDIE CARCERARIE A LATINA. DECAPITATO IL CLAN DI SILVIO: 11 ARRESTI. LA NOSTRA SOLIDARIETA’ AL QUESTORE D’ANGELO, AL CAPO DELLA MOBILE TATARELLI ED A TUTTI I LORO COLLABORATORI

Erano pronti per ammazzare poliziotti e guardie carcerarie.

La Squadra Mobile ha dovuto in fretta anticipare le operazioni in corso da tempo contro il clan Di Silvio per evitare un eccidio.

Le inchieste, coordinate dalla Procuratrice Aggiunta Dr. ssa Nunzia D’Elia, hanno portato all’emissione ieri di 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere.

I nostri rallegramenti e le più sentite espressioni di solidarietà a questi uomini della Polizia di Stato e ai magistrati inquirenti che stanno impegnando tutte le loro energie per assicurare alle popolazioni pontine un clima di vivibilità civile.

Forse, se ci fosse stato in passato un maggior livello di attenzione nei confronti della criminalità organizzata, non si sarebbe arrivati ad una situazione del genere.

Ma c’è da dire anche che non si possono imputare colpe di alcun genere alla Polizia di Stato che, almeno dal giorno in cui è arrivato a Latina il Questore D’Angelo, ha fatto fino in fondo il proprio dovere e forse anche di più.

Il problema riguarda le altre forze di polizia che si sono limitate finora a svolgere una funzione di tutela dell’ordine pubblico ma niente più.

Ma questo è un altro capitolo che va tutto scritto, nella speranza che qualcuno, ai livelli politico ed istituzionale, voglia fare uno sforzo per… capire quali sono i veri mali che assillano il territorio pontino: l’omertà e l’apatia della gran parte della gente, la corruzione, una forte presenza mafiosa e l’inadeguatezza di un’azione, preventiva e repressiva, da parte dell’apparato investigativo.