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Volete cominciare a tutelare di più l’imprenditoria locale? In provincia di Latina lavorano ormai tutte ditte casertane

Un’invasione di ditte campane e, in particolare, del casertano, di Sessa Aurunca, Mondragone, San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Frignano, Casapesenna e così via

Nei furgoni esse portano anche l’acqua per lavorare, il materiale, una decina di persone ammassate, alcune delle quali, forse, in nero ed in 48 ore ti rifanno un appartamento.

Nelle settimane scorse per i lavori di rifacimento di una facciata di un palazzo in via Madonnelle a Gaeta si sono presentate ben 18 ditte, una sola di Gaeta.

La stessa situazione sta a Formia, Minturno, Itri, Fondi, Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia, Latina e così via.

Decine e decine di furgoni al giorno percorrono il tratto che conduce oltre Garigliano.

Nessuno controlla se siano dotate del DURC.

Le responsabilità degli amministratori di condominio che accettano le proposte dei singoli condomini che pensano solo a… risparmiare, a scapito, peraltro, della qualità dei lavori.

E, sì, chi lavora in nero, con materiale pagato di meno rispetto a quanto pagano gli imprenditori locali puliti, possono praticare prezzi stracciati che sbaragliano la concorrenza.

I sindaci tacciono, sono inerti, non riuniscono attorno ad un tavolo amministratori di condominio, forze dell’ordine, ASL, INPS, INAIL, Direzione provinciale del lavoro, per esortarli a controllare bene, vedere se i DURC esistono e se non sono stati manomessi, fotocopiati e adattati alla bisogna.

I Prefetti non fanno interdittive.

I controlli, quando si fanno, si accaniscono sulle imprese locali.

ASL, INPS, Ispettorato, Gdf, tutti addosso.

Saremmo curiosi di vedere se entrano negli appartamenti, controllano se il numero degli operai che lavorano corrisponde a quello denunciato.

Portami i documenti in ufficio, ti dicono, ma nessuno controlla negli appartamenti.

Per cui potrebbe capitare che, a fronte di 3 persone regolarmente denunciate, dentro un appartamento lavorano in 20, tunisini, marocchini, tutti in nero.

I condomini, magari in gran parte campani perché ormai gli appartamenti nel sud pontino sono stati quasi tutti comprati da gente campana con larghissime disponibilità economiche, propongono all’amministratore ditte campane e fra queste potrebbe esserci di tutto.

Quante volte abbiamo detto che i sindaci, gli amministratori pubblici, gli enti preposti, le stesse forze dell’ordine, debbono muoversi, andare più a fondo, essere meno superficiali nei controlli.

Ma chi ti sente?

State cominciando a controllare chi lavora nel Porto di Gaeta?