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Vogliamo sapere! La parola a magistrati ed investigatori!

UN EPISODIO CHE DEVE INDURRE AD UNA PROFONDA ANALISI PER COMPRENDERNE GENESI ED OBIETTIVI!

Si tratta di un episodio da analizzare a fondo, che non può scivolare come olio su uno specchio, di cui vanno individuati genesi e motivazioni.

Stiamo parlando dell’autorizzazione concessa dal Sindaco di Sabaudia per la navigabilità del Lago di Paola, subito annullata dal Prefetto di Latina e dall’intervento della Procura della Repubblica.

Non ci interessano il fatto in sé, quanto, soprattutto, le possibili motivazioni che hanno portato il primo cittadino ad assumere una decisione che, comunque, rappresenta quanto meno una forzatura della normativa in materia. Un’interpretazione di cui bisogna comprenderne bene origine ed obiettivi perché una legge, una direttiva, una norma, insomma, non si violano per un capriccio. Può darsi che il Sindaco lo abbia fatto in perfetta buona fede, per carità. Non abbiamo pregiudizi di sorta, ma la lettura della norma, che non a caso abbiamo pubblicato su questo stesso sito, e, più in particolare, l’intervento del Prefetto e del Procuratore della Repubblica di Latina che hanno ritenuto di stoppare il provvedimento emesso dal primo cittadino di Sabaudia, ci fanno nutrire qualche preoccupazione.

L’intervento sia della Prefettura che della Procura della Repubblica di Latina hanno stoppato un’azione. Ma ciò non basta. Ora bisogna “capire” bene, fare chiarezza su quanto sta avvenendo su quel territorio.

Noi siamo fortemente preoccupati. E da tempo.

Già in passato ci siamo visti costretti ad intervenire per bloccare il tentativo di qualcuno che, sempre a Sabaudia, era riuscito a farsi approvare prima dal Comune e poi dalla Regione Lazio il progetto di realizzazione di un’importante opera.

Quello che ci turbò, in quella occasione, fu l’atteggiamento pilatesco di chi, ai livelli regionali, pur dopo essere stato da noi messo sul chi va là, diede l’ok, per, poi, rimangiarselo ed annullare la delibera. E darci, alla fine, ragione!…

Non ci sentiamo tranquilli!

Ci sono troppi riflettori accesi sull’asse Terracina-San Felice Circeo-Sabaudia. Troppi interessi di gente venuta da fuori a depredare il nostro territorio. Non lo abbiamo detto noi: Noi ci stiamo limitando a ripetere quanto scritto e riscritto dalla Procura Nazionale Antimafia e da altri organismi centrali e qualificati investigativi e giudiziari.

Il maldestro tentativo di chi eventualmente volesse guardare il fatto in maniera avulsa dal contesto generale, riducendolo a pura e semplice distorta interpretazione della norma, non ci trova consenzienti.

Noi VOGLIAMO SAPERE cosa c’è dietro. Se, ovviamente, c’é.

E questo compito spetta ai magistrati ed agli investigatori! A loro la parola!!!