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Vertenza legale contro i CIP 6, aiuti di stato all’incenerimento/gassificazione

VERTENZA CIP 6: CONFERENZA STAMPA IL 24 GENNAIO, ORE 11, ALLA PROVINCIA DI ROMA (SALA DELLA PACE)

Vertenza legale per il recupero dei soldi illegalmente prelevati dalle nostre bollette. Gli incentivi illegali dello stato italiano all’energia prodotta con gli inceneritori

Ricevo e giro il materiale informativo riassunto qui di seguito e trasmesso in allegato, in vista della conferenza stampa che i responsabili dell’ Associazione “Diritto al Futuro – Energie Rinnovabili e Combustione Zero” terranno a Roma il 24 gennaio, insieme agli avvocati.

La neocostituita Associazione promuoverà un’ azione legale di massa contro i CIP 6 – i famigerati aiuti di stato all’incenerimento/gassificazione, detratti in realtà da anni dalle bollette ENEL – che sono illegali sul piano della normativa europea. L’ Associazione ha l’ appoggio dei Comitati in lotta contro l’ incenerimento dei rifiuti in tutta Italia. Sul piano nazionale, ha l’appoggio della Rete Nazionale Rifiuti Zero (Toscana), e sul piano internazionale, quello della Fondazione californiana G. A. I. A. (Global Alliance for Incinerators’ Alternatives), che promuove la raccolta differenziata spinta, la fine dell’incenerimento e il riciclaggio totale in tutto il mondo.

Qui di seguito, qualche passaggio tratto dal materiale allegato:

“Ogni utente, intestatario di una bolletta di energia elettrica, potrà sporgere denuncia con l’aiuto e l’assistenza della nostra associazione. Verrà rappresentato davanti al giudice della sua città, il quale non potrà che applicare la legge prevalente, ovvero quella comunitaria, e disporre il rimborso di quella parte di bolletta elettrica che è servita per incentivare illegalmente gli impianti di incenerimento. L’azione potrà assumere una certa rilevanza se le persone che si appellano alla giustizia saranno molte migliaia”.

“Dal 2007 l’Italia vanta il primato europeo per presenza di diossina nell’ambiente. Tra le cause, l’incenerimento dei rifiuti è secondo solo alle acciaierie. Tutti i processi di combustione sono fonte d’inquinamento, compresi gli impianti a biomassa vergine, anch’essi incentivati con contributi pubblici attraverso i “certificati verdi”.

Aderisci alla vertenza contro l’incenerimento dei nostri diritti!

Oltre il 3% dell’importo della bolletta elettrica, invece che per finanziare energie rinnovabili, è utilizzato per strapagare impianti di incenerimento che bruciano scarti di raffineria e di lavorazioni industriali, plastica dai rifiuti urbani e assimilati e molte altre sostanze inquinanti, che contribuiscono all’incremento delle malattie.

L’Italia è stata sottoposta a procedura di infrazione da parte dell’UE ed è stata condannata.

Se sei un utente, privato o aziendale, titolare di un contratto di energia elettrica, puoi chiedere la restituzione della somma che dal 2004 al 2007 è stata illegalmente utilizzata, ed evitare di pagarla anche in futuro.

E’ un tuo diritto.

Ogni diritto non esercitato è un diritto perso.

Quali vantaggi?

Ø In caso di vittoria avrai indietro i tuoi soldi. Avrai difeso un diritto tuo e dei tuoi figli, e avrai tutelato salute e ambiente. Motivi che sono alla base della vertenza nazionale.

Esistono svantaggi?

Ø Nessuno. Al massimo non avrai indietro i tuoi soldi. Ogni altro onere sarà a carico dell’Associazione.

Quanto costa?

Ø Per esercitare un tuo diritto, tutelare la salute e difendere l’ambiente, occorrono la disponibilità a firmare la richiesta di rimborso e 10 euro a sostegno delle spese affrontate dall’Associazione per portare avanti la vertenza. La responsabilità civile dell’eventuale processo sarà a carico dell’Associazione.

Quanto tempo ci vorrà?

Ø Difficile prevederlo, ma sarà cura dell’Associazione tenerti informato. Lascia il tuo indirizzo email e consulta il sito: www. dirittoalfuturo. it dove potrai trovare ulteriori informazioni e aggiornamenti sullo stato della vertenza.

L’Associazione Diritto al Futuro
Energie rinnovabili e combustione zero

L’Associazione ha l’appoggio e il sostegno di gruppi nazionali e internazionali (Rete Nazionale Rifiuti Zero, G. A. I. A) che lavorano da tempo per la tutela della salute, dell’ambiente e dei territori.