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Ventotene, la morte di un’isola

Ventotene: la morte della politica (e dell’isola).

Il quadro desolante e amaro della politica isolana, dove non si è riusciti neanche a contrapporre una lista credibile per fingere di sfidare il sindaco Assenso.
A Ventotene si vota tra pochi giorni per il rinnovo della giunta comunale, ma nessuno sembra accorgersene. L’isola è infatti disabitata come e più del solito, e quei pochi che non se ne sono potuti andare per l’inverno non si attardano certo a parlare di politica lungo i vicoli e nella piazzetta battuta dal vento gelido dei giorni scorsi. Cosa succede? Perché nessuno discute? Perché non c’è uno straccio di iniziativa elettorale e come mai non si sta verificando quella che un quotidiano locale aveva pronosticato come “una sfida all’ultimo voto” tra le liste in campo?
La situazione è la seguente: al Comune, tra i più piccoli d’Italia (1,5 Kmq per 720 abitanti), si presentano solo due liste, “Vento Rosa” dell’uscente sindaco Assenso e “Insieme per Ventotene” dell’albergatore Pietro Pennacchio. Ci si aspetterebbe una accesa campagna elettorale tra i due, fatta a suon di comizi e proclami, e invece nulla, ma proprio nulla! Tutto tace. Andando a vedere gli striminziti programmi elettorali dei due contendenti si nota per entrambi soltanto un miscuglio di banalità quali l’ovvio miglioramento della qualità della vita e dei trasporti, il sempreverde recupero delle radici storiche, l’impegno (generico) per lo sviluppo dell’agricoltura (oramai sparita) e della pesca (anch’essa inesistente), la tutela dell’ambiente (l’isola è un’aera protetta marina e terrestre da 12 anni, ma nessuno se n’è mai accorto), ecc. Il tutto condito da piccole facezie come le “micro deleghe ai cittadini”, il “consiglio comunale dei ragazzi”, la “collina della memoria” e poco altro ancora. Insomma nessuna vera differenza tra i programmi delle due liste!
Vediamo allora chi sono i candidati. Pennacchio era un consigliere della minoranza, forse il più influente, ma di opposizione negli ultimi cinque anni non si è mai visto nulla sull’isola. Un solo consiglio comunale all’anno è stato il massimo della politica recente, e in genere durava solo il tempo per approvare il bilancio comunale, all’unanimità. Eppure la giunta Assenso ne ha combinate in cinque anni! Fogne che esplodono tra i vacanzieri estivi, depuratori fantasma costruiti sull’unica spiaggia dell’isola, abusivismo edilizio come in nessun’altra parte d’Italia, traffico libero e indisturbato anche in estate, milioni di euro dati dal Ministero dell’Ambiente per la conservazione dell’isola e finiti non si sa bene dove, il gravissimo disagio giovanile che sfocia spesso in alcol e droga, ecc. ecc. Tra i candidati troviamo nipoti e parenti, mogli di ex procuratori, persino un gruppo di cosiddetti ‘giovani’ che per ingenuità e imperizia (si spera) scendono solennemente in campo in difesa dell’ambiente a braccetto con chi, appena cinque anni fa, ha fatto del “no alla riserva naturale” la propria bandiera politica.
A questo punto ecco svelato l’arcano. A Ventotene non ci sono due liste, ma una soltanto, nel nome di quegli interessi che sempre più hanno trasformato le amministrazioni comunali e molti altri apparati dello Stato in veri e propri ‘comitati d’affari’, dove ognuno fa solo e unicamente i propri interessi, alla faccia della polis, del bene comune. Chi non fa parte del gioco, ovvero tutti i comuni cittadini, è prostrato, avvilito, amareggiato. E dunque perché discutere, perché combattere e perché, forse, andare a votare? A Ventotene, un tempo luogo di sperimentazione politica e crogiuolo di idee che hanno portato alla nostra Repubblica e all’Europa unita in questi giorni si celebra la morte della politica.

Laura Vitali


Ventotene: risultato già scritto, perchè andare a votare??

Lotta all’ultima preferenza, ma perchè se è già tutto fatto a tavolino!!

Ventotene: Ci siamo quasi, ormai la barca sta entrando in porto. Il capitano è sempre lo stesso, i marinai sono stati scelti tra i più valorosi e determinati, tutta gente pronta ad affrontare tempeste, capace di risolvere problemi, ma sopratutto capace di seguire una sola direzione, quella del capo!
Alcuni di loro sono stati resuscitati, altri sono stati mandati in esilio. Fatto sta che non ci sono più. Questa allegra brigata è pronta a governare per altri cinque anni, niente lega le 12 anime messe insieme dal capitano se non un solo interesse…. Quale???
I 12 vinceranno, ma solo 8 avranno il piacere di sedersi sulle poltrone del castello. Gli altri 4, nomi civetta, resteranno a guardare e aspettare le molliche che cadranno dall’alto.
E’ tutto già scritto, il vento rosa si abbatterà sull’isola con 350 voti di vento e spazzerà via i miseri 80 voti raccolti dalla lista civetta della futura minoranza-maggioranza. Mi chiedo allora perchè andare casa per casa e consumare centinaia di euro al telefono per “convincere” quei fessi degli elettori a votare quel candidato e proprio quello, obbligandolo a far riconoscere il proprio voto (segreto)?? .
Tanto il voto è segreto, ma non a Ventotene…..!!!! Possibile che nessuno se ne accorge, è una vita che circolano schede segnalate e tutti dormono su 100 cuscini….
Anni bui aspettano gli isolani,
Buon Lavoro

(Articoli tratti da Telefree)