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Uno Stato ingrato,quasi insensibile ai problemi della gente perbene,a coloro che denunciano il malaffare e le mafie – i Testimoni di Giustizia –,uno Stato che non premia chi difende la Giustizia ma che ,al contrario,lo umilia,lo offende ,come se volesse dirgli “ chi te lo ha fatto fare ?”, non ha avvenire. Il “sistema” ormai é arrivato alla fine.Lo sfogo di un Testimone di Giustizia

Quasi come un film già visto e rivisto, la storia di un testimone di giustizia si ripete , cambia solo l “attore ” cioè il testimone, il resto resta immutato.

Immutato nella sua complessità,  nella sua burocrazia e  nell’ indifferenza,  fatta di uomini  delle istituzioni , che  per grazia di Dio non sono tutti uguali.
Ma dopo 20 lunghi anni cosa è cambiato?
Nulla! Se non il numero dei Testimoni , sempre pochi , in uno Stato fatto da 60 milioni di cittadini.
Quel sentirsi un peso, un rompicoglioni, un rifugiato a volte un latitante, senza più diritti , cancellato ed invisibile al resto del paese .
Tristemente ad oggi  tutto ciò   persiste ancora , forse con qualche sorriso in più  da parte di chi governa , ma il trattamento riservato è uguale a 20 anni fa’.
Certo di migliorie ne sono state fatte , ma ciò che minimamente non è cambiato è la mancanza di rispetto umano nei confronti di chi da uomo e cittadino onesto ha deciso di fare il proprio dovere , quello di DENUNCIARE.
Ed allora quel film drammatico si ripete e quasi come un copione è perfetto nell’ essere messo in scena.
Quegli sguardi indifferenti,  a volte colpevolizzanti, quasi a dire chi te lo a fatto fare ora cosa vuoi , non lo sapevi?????
Allora la prima regola da imparare è. ………
Mai lamentarsi o meglio mai chiedere i propri diritti ,qualora essi siano dovuti, anche se scritti in grandi caratteri tra quel contratto che meyte in piccolo i diritti e in neretto gli obblighi ,mai e poi mai vantare i diritti per non incorrere in “punizioni”  , sarebbe quasi una sfida oppure  un  grande oltraggio che sarebbe interpretata come offesa per chi comanda la”baracca” e legarsela al dito non è cosa nuova.
Ed  allora quel dolore che in primis è stato inflitto al testimone da organizzazioni criminali , viene  poi ripetuto e prolungato  da chi dovrebbe essere scialuppa di salvataggio ma che certo non lo è!
Qualche politico con una  carica istituzionale anni indietro disse “SONO TUTTI PAZZI , AGGIUNGENDO MALATI DI MENTE ” vanno aiutati psicologicamente,  magari , anche questo sarebbe un aiuto concreto, ma anche quell aiuto nasconde l inganno, chi creerebbe ad un pazzo???
Ma poi c è chi nel tempo sulle tragedie dei Testimoni ha fatto una carriera ,autoeleggendosi interlocutore tra parte dello stato e gli stessi testimoni ,spesso senza alcun mandato e cosa più tragica senza conoscere i diretti interessati, il risultato è tristemente fallimentare e ha danneggiato ancora di più la figura dei testimoni di giustizia.
È spesso quella parte di antimafia , la stessa antimafia, che ha emarginato i testimoni rendendoli invisibili al popolo onesto.
E solo grazie a qualche voce libera della stampa oggi, forse il popolo onesto sa qualcosa di più dei testimoni di giustizia.

C è anche  chi come testimone ha lottato per farsi che qualcosa cambi , ma ennesimo fallimento se non il fatto di creare uno stato di confusione tra gli stessi avallando l idea che sono tutti “pazzi”.
Ed allora è qui che il copione prende ancora più  forma, quella forma che istiga ogni testimone alla fine , quella “punizione”che arriva inesorabilmente con precisione cronografa e che segna a vita ognuno di loro e chi al loro fianco soffre la quotidianità della tragedia.
Umiliazioni,  disperazione,  fame e non mancano gli attacchi ingiustificati da parte di esecutori infedeli di una parte di  stato che vuole screditare i testimoni facendoli diventare imputati in processi per reati inesistenti costruiti a tavolino.
Cosa ancora più inquietante che chi dovrebbe decidere sulla sorte di questi testimoni è spesso assente nel suo ruolo , impegnato chi sa altrove , a volte quasi  riveste g, i abiti del “ponzio pilato” o addirittura uditore inerme delle sofferenze altrui e complice nello stesso momento.
Dalla frase ” CI STIAMO IMPEGNANDO , MA CI VOGLIONO I TEMPI ”
Quei tempi ad oggi sono otto mesi per una legge sull ‘assunzione nelle P.A., ma inutile poiché priva di decreti attuativi.
Come si può essere speranzosi se chi dovrebbe decidere reputa codesti testimoni dei” rompicoglioni” oppure dei casi particolari! !!!
Ed allora quel finale triste già scritto si ripete , stesso regista, stesso casting , cambierà  solo l attore il ……. testimone.
Forse un giorno questo mio scritto sarà sconfessato,  ma quel giorno è ancora troppo lontano .
Un augurio a tutti gli uomini onesti che hanno creduto in uno Stato alleato ma che spesso si è dimostrato come un patrigno che dopo aver preteso ha volutamente abbandonato un proprio figlio alla mercé dei criminali.
Questo brutto esempio è un messaggio inequivocabile ,  è l ennesimo regalo alle organizzazioni criminali.
Se la speranza è l ultima a morire cosa resta da fare ?
Sperare che un giorno qualche Politico possa riconoscere gli errori perpetuati in questi 20 anni e mettere in atto una vera legge a tutela dei testimoni di giustizia vigilando che la stessa venga apllicata .
Per quanto riguarda il rispetto, l umanità non c è legge scritta ma dovrebbe essere parte integrante di ogni uomo/donna onesto.