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Un’altra bambina é morta nella Terra dei Fuochi.I veri responsabili vanno individuati tutti e processati.E’ una strage e non può finire senza che essi la passino liscia

UN’ALTRA BAMBINA  E’ MORTA DI TUMORE.

UNA STRAGE CHE  STRINGE IL CUORE.

I VERI RESPONSABILI,COLORO  CHE SAPEVANO  E NON SONO INTERVENUTI ,NON POSSONO  PASSARLA LISCIA.

L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO  STA PREPARANDO UNA DENUNCIA  CON LA QUALE CHIEDERA’ ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI INDIVIDUARLI TUTTI  E DI MANDARLI A PROCESSO PER OMICIDIO E STRAGE,DUE REATI CHE NON SI PRESCRIVONO.

NON DEVE  FINIRE CHE NON SUCCEDA NIENTE  .

NON DOVRANNO TROVARE PACE!

TERRA DEI FUOCHI E TUMORI, È ALLARME BAMBINI.
L’ISS: “MALATI GIÀ NEL PRIMO ANNO DI VITA”

 

Lunedì 11 Gennaio 2016, 

di Mario Fabbroni

ROMA – Terra dei Fuochi, terra maledetta. Portano morte certa i veleni sotterrati dalla camorra per intascare milioni di euro dallo smaltimento illegale dei rifiuti tossici. Stavolta i numeri che fanno accapponare la pelle portano la firma dell’Istituto Superiore di Sanità: e rappresentano una sentenza durissima, senza appello, quasi senza scampo.
 

L’aggiornamento del Rapporto epidemiologico sulla situazione nei 55 comuni interessati dall’emergenza in Campania recita così: “Si osservano eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori ed eccessi di tumori del sistema nervoso centrale, questi ultimi anche nella fascia 0-14 anni“. Insomma, il tumore aggredisce i piccoli abitanti della Terra dei Fuochi anche prima che imparino a camminare. Il rapporto riguarda 32 Comuni della Provincia di Napoli e 23 Comuni della Provincia di Caserta. Le patologie oggetto dello studio sono state indagate utilizzando tre indicatori: la mortalità, i ricoveri ospedalieri (disponibili per tutti i 55 Comuni in esame) e l’incidenza dei tumori (disponibile per 17 Comuni della Provincia di Napoli, quelli serviti dal Registro Tumori). “La mortalità generale è in eccesso – si legge ancora nel rapporto – rispetto alla media regionale, in entrambi i gruppi di Comuni, sia tra gli uomini che tra le donne“. Ancora. “I tumori dell’apparato urinario risultano in eccesso nei Comuni della Provincia di Napoli in entrambi i generi, con un maggiore contributo ascrivibile al tumore della vescica; la mortalità e le ospedalizzazioni per quest’ultima patologia risultano in eccesso anche tra gli uomini dei Comuni della Provincia di Caserta». Causati da cosa? La domanda delle domande non ha che una risposta: “I risultati del piano di sorveglianza epidemiologica hanno dunque evidenziato un carico di patologia, nell’area in esame, per il quale le esposizioni a emissioni e rilasci dei siti di smaltimento e combustione illegale dei rifiuti possono aver svolto un ruolo causale o concausale». La frittata è fatta. Oramai in Campania si morirà di tumore più che in qualunque altra parte dello Stivale. Resta solo la speranza che un serissimo processo di bonifica riduca almeno il rischio in un futuro prossimo. E lo urlano per ora solo i 5 Stelle: «Il Governo – chiede la senatrice Paola Nugnes in una nota – intervenga con soluzioni operative immediate».