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Una notizia sconvolgente: talpa fra i magistrati della Procura di Latina nell’inchiesta della DDA su Fondi?

UNA BOMBA: TRA I MAGISTRATI DELLA PROCURA DI LATINA POTREBBE ESSERCI UNA” TALPA” NELLE VICENDE CHE HANNO COINVOLTO l´AMMINISTRAZIONE DI FONDI. ORA CSM E MINISTERO DEBBONO RISOLVERE IL “PROBLEMA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LATINA”!

 

 

 

 

 

La notizia, divulgata da “Latina Oggi”, ha sollevato sconcerto nell´opinione pubblica pontina. 

 

Commentando l´inchiesta promossa dalla DDA sul Comune di Fondi, il quotidiano rende noto che i Carabinieri hanno rimesso direttamente alla Procura di Roma, scavalcando quella di Latina, una informativa che disegna compiutamente il quadro relativo al complesso sistema di possibili intrecci fra politici, criminali, faccendieri e così via. 

 

“E´ stata individuata, scrive il cronista riportando stralci di quella informativa, l´attiva presenza di un´organizzazione che, pur non essendo organica a quella investigata (i tre soggetti indagati, ndr) ne favorisce gli interessi e le attività-scrivono gli uomini del Colonnello Leonardo Rotondi – attraverso la sistematica consumazione di delitti contro la pubblica amministrazione. Tale organizzazione – prosegue l´informativa – avvalendosi della posizione d´impiego che parte dei sodali rivestono nell´ambito di settori della pubblica amministrazione (politico, amministrativo, giudiziario, esecutivo) attraverso una rete clientelare di scambi di favori e corruzioni, riescono a gestire e controllare parte dell´attività istituzionale del Comune di Fondi accaparrandosi illeciti vantaggi nell´ambito di altri enti pubblici ”

 

“Dieci righe, continua il cronista, che aggiunge: Questo stralcio dell´informativa dei carabinieri datata 2 settembre 2007, riassume l´intera trama investigativa. Perché i carabinieri ” offrono ” quell´informativa direttamente alla Direzione Distrettuale Antimafia, senza transitare per la Procura della Repubblica di Latina? Lo spiega il pm De Martino: la rete di interessi ha finito per coinvolgere anche la Procura di Latina, dove qualcuno vicino agli indagati era in grado di attingere informazioni sullo stato dei procedimenti in corso. Si fa cenno anche ad un´informativa già trasmessa a Perugia, il che avvalora il sospetto che tra i magistrati di via Ezio vi possa essere una talpa “. 

 

Fin qui il giornale. 

 

E´ da tempo che noi stiamo sostenendo la tesi che nella Procura della Repubblica di Latina non tutto va come dovrebbe andare. 

 

Due sono gli aspetti che ci hanno allarmato in particolare: 

 

1) le dichiarazioni “minimaliste ” del Procuratore Capo a proposito della presenza mafiosa in provincia di Latina, fenomeno la cui gravità non è stata finora sufficientemente percepita da quell´Ufficio giudiziario; 

 

2) il fatto che ci siano familiari di qualche magistrato che esercitano le loro attività professionali nel circondario. 

 

C´è, poi, da non trascurare l´esito di talune inchieste a carico di noti esponenti politici, come quella sull´albergo Cusani a Sperlonga. 

 

Per carità, nessuna accusa da parte nostra di collusioni e quant´altro. 

 

Ma certo è che queste notizie destano sconcerto. 

 

Non sappiamo che cosa abbiano scritto gli ispettori ministeriali che di volta in volta vengono a Latina per le verifiche annuali sull´attività degli Uffici giudiziari. 

 

C´è, però, l´esigenza di far chiarezza definitiva su tutto. 

 

Speriamo che Ministro della Giustizia e CSM intervengano subito!!!