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Una nostra richiesta al Ministro dell’Interno: rispolveri e faccia tirare fuori dai cassetti delle Prefetture e ne pretenda l’applicazione la vecchia circolare Napolitano.

COME SI FA LA LOTTA ALLE MAFIE NEL LAZIO ED IN ITALIA?

UNA NOSTRA RICHIESTA AL NUOVO MINISTRO DELL’INTERNO CANCELLIERI:

REITERI LA CIRCOLARE DI GIORGIO NAPOLITANO, ATTUALE CAPO DELLO STATO, CHE, DA MINISTRO DELL’INTERNO, DISPOSE L’INTEGRAZIONE DEI MAGISTRATI DELLA DNA E DELLE DDA COME MEMBRI DEI COMITATI PROVINCIALI PER LA SICUREZZA E L’ORDINE PUBBLICO

E’ necessario ed urgente passare dalle parole ai fatti, dalla fase della lamentazione e della narrazione ai provvedimenti specifici, da quella delle commemorazioni e della retorica ad un agire concreto e quotidiano.

Non basta sensibilizzare e, tutt’al più, informare le persone.

Le Associazioni antimafia debbono fare dell’altro, di più.

Non basta, perché è necessario denunciare ed aiutare forze dell’ordine e magistratura a combattere il mostro.

Per questo esistono le Associazioni antimafia, che debbono vigilare sui territori, raccogliere fra i cittadini notizie, indicazioni, per, poi, filtrarle, vagliarle e girarle a chi di dovere.

Chi vuole fare seriamente qualcosa contro le mafie deve sostenere concretamente l’azione degli organismi istituzionali competenti, segnalando, orientando, consigliando, stimolando ed anche criticando, quando si rende necessario.

Ed agendo sul potere politico, pur mantenendo sempre una rigorosa autonomia da esso, per approntare, innovare, potenziare gli strumenti necessari per rendere sempre più efficace l’azione contro le mafie, non solo quelle militari, ma, soprattutto, quelle economiche e politiche che sono le più insidiose perché sono quelle che “contano”, comandano, gestiscono soldi, economia e potere.

Le “mafie bianche”, quelle che non sparano.

E, animati da quello spirito di collaborazione che deve esserci fra tutti coloro che, nelle istituzioni e nella società, sono impegnati nella lotta alle mafie, chiediamo al nuovo Ministro dell’Interno se sia giusto continuare a mantenere inapplicata e dimenticata la circolare con la quale Giorgio Napolitano, attuale Capo dello Stato, inviò, quando era Ministro dell’Interno, a tutti i Prefetti per invitarli ad integrare con i magistrati della DNA e delle DDA i Comitati Provinciali per la Sicurezza e l’ordine pubblico.

Di tali Comitati provinciali hanno fatto parte finora solamente i magistrati delle Procure territoriali, i quali, però, non hanno la competenza per quanto riguarda i reati associativi e, di conseguenza, non hanno il quadro complessivo delle situazioni territoriali.

In alcuni territori, al fine di colmare questo deficit, si è fatto ricorso ai protocolli di intesa fra le Procure ordinarie e la DNA, ma questo che, purtroppo, non è stato fatto nel Lazio, non è comunque sufficiente.

Sarebbe necessario, infatti, che l’attuale Ministro dell’Interno Cancellieri disponga, con apposita nota ai Prefetti, l’applicazione della “circolare Napolitano” rimasta non si sa per quale motivo non solo inapplicata ma addirittura sconosciuta alla burocrazia delle Prefetture.

Addirittura, forse, sparita.

Ricordiamo al riguardo una polemica forte fra il vecchio Procuratore Nazionale Antimafia Pier Luigi Vigna e l’ex Prefetto di Roma Serra sull’inapplicazione della circolare in questione.

Nessun Ministro dell’Interno, nessun parlamentare, nessun partito politico si sono interessati alla questione, chiedendosi il “perché” quella importante circolare sia rimasta negli anni sempre inapplicata.

E’ così che si vuole fare la lotta alle mafie?

Non conoscendone dimensioni e pericolosità e limitandosi a raccontarne la storia???