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Una nostra raccomandazione agli iscritti all’Associazione Caponnetto ed ai simpatizzanti

Carissimi,
il rischio che corriamo da sempre è quello che si riferisce ad una sempre possibile strumentalizzazione di natura partitica.
Bisogna assolutamente evitare di apparire come i fiancheggiatori di tizio o di caio in quanto ciò determinerebbe un appannamento gravissimo del nostro essere ed agire.
I rapporti con la politica debbono essere ben chiari e, soprattutto, ispirati ad un principio rigoroso di autonomia da essa.
Dobbiamo eventualmente essere noi a servirci della politica per ottenere supporti per le nostre battaglie contro le illegalità e le mafie e non fare in modo che sia la politica a servirsi di noi.
Questo deve essere ben chiaro a tutti.
Ad evitare rischi di strumentalizzazione da parte di chicchessia, raccomandiamo a tutti gli amici di incentrare la loro attenzione NON su problemi di carattere amministrativo-politico, ma, al contrario, su quelli che si riferiscono ad attività delle organizzazioni criminali sui territori e sui rapporti che queste hanno con elementi della politica e delle istituzioni.
Vanno tenute ben distinte le due dimensioni, quella politica e quella associativa, senza confusione, tenendo presente che noi siamo un’associazione antimafia apartitica e non al servizio di chicchessia.
Per essere coerenti con la nostra scelta paghiamo prezzi altissimi sia sul piano economico, in quanto rifiutiamo qualunque atto che potrebbe ridurre i nostri spazi di agibilità, che su quello in senso lato politico perché ognuno fa del tutto per isolarci in quanto ci considera nemici in quanto liberi e non asserviti.
Ciò premesso, ognuno è libero, al di fuori dell’Associazione, di militare nel partito che vuole, fatto sempre salvo il principio della coerenza in relazione alla scelta da lui fatta di combattere mafie e corruzione, ma non deve assolutamente coinvolgere l’Associazione in azioni di natura partitica.