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Un appello ai cittadini di Gaeta

Lasciamo, fiduciosi, che la Magistratura completi il suo lavoro su Formia ed accendiamo, invece, i riflettori su Gaeta dove riteniamo che non ci sia stata, ad oggi, la necessaria attenzione da parte degli organi competenti soprattutto periferici.
Si parla di Gaeta come di un’area a forte penetrazione camorristica ed i segnali della presenza di soggetti sospetti ci sono tutti.
Solo che di tutto ciò, almeno fino ad ieri, nessuno sembra che si sia preoccupato più di tanto, a cominciare dalle forze dell’ordine e della magistratura locali e provinciali.
Non parliamo della politica.
Eppure Gaeta, a parte la sua importanza storica e turistica, rappresenta – e rappresenterà sempre più -, con il suo Porto, un centro nevralgico per lo sviluppo e gli assetti economici di un territorio che va oltre i confini del Lazio fino ad estendersi al Molise, all’alta Campania e fino all’Adriatico.
Roba, questa, che fa gola alle organizzazione criminali.
Carmine Schiavone ha parlato del territorio considerato dai Casalesi come appartenente alla “provincia di Casale”.
Qualche PM della DDA di Napoli, prima di lui, ha detto la stessa cosa.
Un ex Sindaco parlò, qualche anno fa, di Gaeta come di “una lavatrice di denaro sporco della camorra”.
E, in effetti, di denaro proveniente dal casertano ne è arrivato a tonnellate fino ad oggi e, forse, continua ancora ad arrivarne.
Il problema è che nessuno ha indagato; la gente vede e non parla. C’è un clima di omertà tipico della… terra di Casale.
L’altro giorno per caso abbiamo saputo che un ex sindaco di un comune casertano arrestato in questi giorni ha realizzato a Gaeta alcune palazzine.
Chissà quanti altri soggetti del genere ci sono in circolazione.
Negozi, bar, ristoranti, locali ludici, ville, palazzine, quasi tutti in mani casertane o, comunque, campane.
Fiumi di soldi spesi per accaparrarsi l’economia del territorio.
E’ sparita tutta l’imprenditoria locale.
Un brutto segnale.
Per non parlare del Porto e dei traffici di cui hanno parlato i giornali.
Non è detto che tutti i campani sono camorristi, per carità.
Noi abbiamo, anche nell’Associazione, amici campani che sono il fiore dell’onestà, intellettuale e morale.
Anzi, più onesti di noi stessi.
Ma sono amici che, pur ricoprendo, alcuni di essi, ruoli sociali e lavorativi non di secondo piano, non dispongono di capacità economiche tali da potersi permettere l’acquisto di ville, ristoranti, supermercati e quant’altro del genere.
Nè fanno gli imprenditori.
Sono giornalisti, alti funzionari dello Stato, magistrati, professionisti, comuni cittadini, che vivono dignitosamente, ma non più di tanto.
Per fugare ogni dubbio al riguardo, noi abbiamo chiesto, subito dopo il suo insediamento, all’attuale Sindaco di Gaeta, un Dirigente del Comune di Fondi, l’istituzione di una Commissione comunale contro la criminalità.
Una richiesta, però, caduta nel vuoto.
Non ce lo aspettavamo!
Ora non si può stare più a guardare.
Ci sono troppi elementi che ci insospettiscono e non vorremmo correre il rischio di arrivare quando è troppo tardi, quando i buoi sono già scappati dalle stalle.
Non possiamo contare, purtroppo, su qualcuno che ci procuri gli elenchi delle opere pubbliche realizzate finora, degli appalti e dei subappalti pubblici e privati, delle concessioni edilizie rilasciate, delle richieste di condono accettate, delle autorizzazioni sanitarie, dei passaggi di proprietà.
Non vogliamo dire con ciò che si tratta di camorristi o che sono stati rilasciati a camorristi, Dio ce ne guardi.
Vogliamo solamente fugare ogni dubbio al riguardo facendo uno screening che punti a tranquillizzare, oltre che noi stessi, tutti gli altri.
Finora abbiamo brancolato nel buio perché, purtroppo, a Gaeta, al contrario di Formia, di Fondi, di Sperlonga, dove ci è stato più agevole lavorare, la maggior parte delle persone sono omertose mentre un’altra parte è disinformata, ma qualche notizia l’abbiamo acquisita lo stesso, magari da fuori.
Oggi vogliamo “chiudere”, prima di dedicarci ad altre aree del Paese.
Ci rivolgiamo a qualche volenteroso – che presumiamo ci sia ancora – perché ci aiuti nell’acquisizione di documentazione, notizie.
Anche sospetti, intuizioni possono esserci utili per avviare delle ricerche attraverso visure camerali, catastali ed il nostro database.
Assicuriamo, com’è nel nostro stile, la riservatezza estrema della fonte.
Restiamo in attesa.
E che non sia, come è stato finora, vana, perché, allora sì, saremmo autorizzati a dire ai cittadini gaetani: ” ve la siete meritata”!