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Trema la mala di Qualiano. Scarcerato un ras, potrebbe uscire anche Pariduccio De Rosa

Trema la mala di Qualiano. Scarcerato un ras, potrebbe uscire anche Pariduccio De Rosa

Trema la mala di Qualiano. Scarcerato un ras, potrebbe uscire anche Pariduccio De Rosa
Sono questi gli effetti della clamorosa sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, che ha assolto venerdì il boss Paride de Rosa e Massimo Giacomelli

di Antonio Mangione

QUALIANO. Un personaggio di spicco della mala di Qualiano scarcerato, un altro che potrebbe uscire a breve. Sono questi gli effetti della clamorosa sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, che ha assolto venerdì il boss Paride de Rosa e Massimo Giacomelli. De Rosa Paride era stato condannato all’ergastolo in primo grado per due omicidi, commessi a Qualiano, a distanza di un mese l’uno dall’altro: quello di Russo Pasquale detto ‘o cartunaro, avvenuto il 9 novembre 2006 e l’omicidio di Alderio Armando detto ‘o scarpariello, avvenuto il 1 dicembre 2006.
Secondo la ricostruzione della DDA, che aveva portato in primo grado alla pesante condanna all’ergastolo, i due omicidi si inquadrano nella faida tra il clan D’Alterio/ Pianese ed il clan De Rosa, scatenata dalla uccisione di Pianese Nicola ‘o mussuto. Pesantissime e schiaccianti apparivano le prove a carico di De Rosa Paride. Infatti era raggiunto dalle accuse di ben nove pentiti : Pianese Ciro, D’Alterio Bruno, Guadagno Vito, Chianese Giovanni, D’Alterio Michele, Solmonte Rosario, Cappiello Ciro, D’Arbitrio Salvatore, Di Mare Vincenzo. Tutti i pentiti erano concordi nell’affermare che “Pariduccio” fosse stato mandante ed esecutore dell’omicidio di Russo Pasquale, crivellato di colpi in una centralissima via di Qualiano il 9 novembre del 2006. Gli stessi pentiti avevano dichiarato che, inoltre, De Rosa fosse stato il mandante dell’omicidio di Alderio Armando, verificatosi a solo un mese di distanza nella stessa cittadina.

Il giudizio di primo grado decretò la attendibilità dei collaboratori alla luce delle altre numerose prove a carico del De Rosa: videoriprese delle telecamere di sorveglianza che inquadravano i killer, sequestro di armi, intercettazioni, dichiarazioni rese dai testimoni oculari, sequestro dei mezzi utilizzati per la commissione degli omicidi, tra cui l’ambulanza utilizzata per eseguire l’omicidio di Russo Pasquale.
Dopo una lunga camera di consiglio la Corte di Assise di Appello ha assolto Paride De Rosa da tutti e due gli omicidi per non aver commesso il fatto. Solo leggendo la motivazione della sentenza si potranno comprendere quali tesi giuridiche sono state condivise e quali cavilli siano stati determinanti. E’ stato anche assolto e rimesso in libertà Massimo, Giacomelli, difeso dall’avv. Beatrice Salegna, anch’egli condannato in primo grado all’ergastolo, accusato di aver aiutato De Rosa nella esecuzione dell’omicidio di Russo Pasquale.
Riformata, invece, in trent’anni la condanna all’ergastolo inflitta in primo grado a Mallardo Luigi, difeso dagli avvocati Pasquale Pianese e Saverio Senese. Confermate da parte della Corte di Assise di Appello le condanne inflitte in primo grado ai pentiti D’Alterio Bruno (anni 30) e Guadagno Vito (anni 16) . Con la clamorosa decisione che ha cancellato l’ergastolo, De Rosa Paride (difeso dall’avvocato Dario Vannetiello) non ha lasciato il carcere in quanto rimane detenuto per altri reati, ma può sperare di ritornare in libertà, atteso che dovranno essere valutati dalla Suprema Corte di Cassazione i ricorsi proposti dal suo difensore in altri due procedimenti penali.

19/09/2016

fonte:www.internapoli.it