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Terracina: venduti alberghi, bar, pub, stabilimenti balneari ecc… Con “quali” soldi sono stati pagati? Lo accertino le forze dell’ordine

ALBERGHI, CAMPEGGI, STABILIMENTI BALNEARI, PUB A TERRACINA ACQUISITI DA CITTADINI CAMPANI E STRANIERI. I SOSPETTI DELLA FEDERALBERGHI

Nessuno può accusarci di essere i soliti… ”allarmisti”.

L’allarme da noi da tempo lanciato circa una serie di “passaggi” di proprietà di vari esercizi a Terracina viene condiviso ora anche dalla Federalberghi.

Le affermazioni di Enzo Grossi, Presidente di questa Associazione, riportate da un quotidiano il 31 dicembre u. s. , illustrano bene la situazione esistente in quel Comune.

“Le strutture in vendita sono molte di più di quelle inserite nelle agenzie immobiliari perché c’è chi preferisce le trattative private “ e, poi… ”ultimamente è stato venduto un albergo in zona al costo di 2 milioni e mezzo di euro “.

Il problema è che, come giustamente si domanda Grossi, a causa di un deterioramento della qualità del turismo nell’area, il settore alberghiero non produce più un reddito sufficiente a sbarcare il lunario. Come mai, allora, gente venuta da fuori, per lo più dalla Campania ma anche da qualche Paese straniero, va a Terracina ed investe montagne di soldi?

E’ una domanda che tutti si dovrebbero porre, a cominciare dalle forze dell’ordine locali-la Guardia di Finanza in primis -, che dovrebbero indagare a fondo sul “perché “ di tali investimenti miliardari e sulla loro “origine”.

Ma c’è un’altra domanda inquietante, che merita una risposta per fugare ogni dubbio, del Presidente della Federalberghi: ” Attualmente esistono circa 1600 posti-letto certamente sufficienti a soddisfare l’utenza che si rivolge al territorio di Terracina. Perché farne degli altri che rischiano di diventare inutili?”.

La variante della zona C2 approvata recentemente dall’amministrazione comunale di Terracina prevederebbe, infatti, altri 5000 posti letto. Perché???

Il Presidente della Federalberghi parla della vendita di un albergo. A noi è giunta voce che gli alberghi venduti a Terracina sarebbero non uno ma due ed entrambi a persone provenienti da altre regioni o da altri Paesi, come, peraltro, bar, pub e stabilimenti balneari.

Insomma, si tratterebbe di una montagna di soldi sulla cui “provenienza” invitiamo le forze dell’ordine a far chiarezza.

Ass. Antonino Caponnetto