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Terra dei Fuochi, «lago» sotterraneo di rifiuti tossici in una cava. Assalita troupe in servizio per il Corriere.E’ in pericolo la libertà di  informazione.Occorrono interventi forti.

Il Corriere della Sera, 13 gennaio 2020

Terra dei Fuochi, «lago» sotterraneo di rifiuti tossici in una cava. Assalita troupe in servizio per il Corriere

Due giornalisti di Videoinformazioni allontanati a pugni dal posto. I sub dei vigili del fuoco al lavoro con le videocamere per scandagliare il fondale melmoso in cui galleggiano carcasse d’auto e altri rifiuti

di redazione

CASERTA – Un vero e proprio «lago» di rifiuti è stato scoperto dai vigili del fuoco a San Felice a Cancello, nel Casertano, all’interno di una cava dismessa da anni. Sacchetti, plastica, materiali ingombranti come elettrodomestici, carcasse d’auto sono stati trovati a galleggiare sulla superficie del bacino di liquami, usato come sversatoio abusivo.

I sub dei pompieri hanno scandagliato il fondale melmoso, che arriva fino a quattro metri di profondità, dove la visibilità è nulla, usando delle telecamere. Il laghetto è situato circa dieci metri in basso rispetto alla superficie della cava, denominata Cava Giglio. L’operazione è stata ordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha iniziato ad indagare, delegando la Polizia Metropolitana di Napoli, in seguito ad una denuncia.

Aggredita troupe di Video Informazioni

Mentre si trovava sul posto per realizzare un servizio per il Corriere del Mezzogiorno, una troupe di Video Informazioni è stata aggredita. I giornalisti Pier Paolo Petino, direttore dell’agenzia, e il videomaker Alessandro Carlos Jovane sono stati avvicinati da alcune persone, presumibilmente proprietarie di un terreno adiacente all’area interessata dalla scoperta della discarica abusiva: invitati ad allontanarsi, nonostante in qual momento non si trovassero nel perimetro della proprietà privata, sono stati poi aggrediti, con spintoni e pugni, uno dei quali ha colpito violentemente sul viso Jovane, ricoverato in ospedale per accertamenti. Solo la presenza della Polizia metropolitana e dei Vigili del Fuoco, che erano sul posto per i rilievi, e che hanno poi identificato i responsabili dell’aggressione, ha evitato il peggio.

La solidarietà della Fnsi

«Sono quattro i giornalisti aggrediti negli ultimi cinque giorni, quella della Campania è una situazione di emergenza per l’informazione come ha evidenziato il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, durante la riunione di venerdì scorso. Il Sindacato offrirà tutta l’assistenza possibile ai colleghi aggrediti, ai quali va la nostra solidarietà, e si costituirà parte civile nel processo contro i loro aggressori. Ma è evidente che sono necessarie iniziative forti sul territorio, dove a rischio c’è l’agibilità stessa della professione», affermano in un comunicato congiunto la Fnsi, il Sugc e l’Unione cronisti della Campania.