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Tanti No al progetto della discarica ad Aprilia. Il proponente si dife

A “La Gogna”, al confine con Ardea
Tanti No al progetto della discarica ad Aprilia. Il proponente si difende 

21 luglio 2016

Non sono chiari i termini del progetto, ma c’è quanto basta per preoccuparsi. È stato presentato in Comune ad Aprilia e alla Provincia di Latina gli elaborati per realizzare proprio ad Aprilia una nuova discarica su un terreno privato in località La Gogna, al confine con il territorio di Ardea, nei pressi di un sito che in passato già ospitò una discarica, peraltro mai bonificata.

L’annuncio è stato dato dal consigliere comunale e provinciale Pd Vincenzo Giovannini, che ha anticipato anche una mozione per fermare l’impianto.

A presentare la richiesta è stata la società Paguro srl, che vede come socio unico la M.T.S. Ambiente Innovazioni e Tecnologia srl, che fa capo a Cristina Meloni e Fabio Altissimi, quest’ultimo amministratore della Rida Ambiente, l’impianto di trattamento di rifiuti di via Val Camonica ad Aprilia.

Una doccia fredda per la periferia apriliana, che da anni sta combattendo per il risanamento igienico sanitario. Peraltro in quella zona risultano esserci fusti interrati diversi decenni fa e mai bonificati, nonostante la falda acquifera sia a pochi metri. Questo potrebbe rappresentare l’ostacolo maggiore alla realizzazione del progetto.

«In vista del prossimo Consiglio comunale – spiega Giovannini – presenteremo una mozione affinché l’Amministrazione comunale di Aprilia intraprenda tutte le azioni necessarie affinché il progetto presentato dalla Paguro non vada in porto. Se è legittimo avanzare la richiesta per realizzare la discarica su un terreno privato, altrettanto legittimo per la parte pubblica tutelare gli interessi della collettività». Anche l’Amministrazione comunale ha espresso la sua contrarietà al progetto.

Fabio Altissimi di Rida Ambiente vuole subito mettere le cose in chiaro: “Non intendiamo fare cattiva informazione, tutt’altro. Stiamo organizzando un poderoso piano di informazione per la cittadinanza e le istituzioni e, in piena trasparenza, saremo in continuo contatto con tutte le parti interessate, perché si possa prima di tutto conoscere, poi partecipare ed infine decidere, come accade in tutti i paesi civili che applicano i principi della democrazia deliberativa. Non sarà una corsa contro il tempo, né il consueto ‘bollo’ burocratico sul ‘fatto compiuto’ (come i cittadini sono stati abituati a sopportare dall’attuale classe politica) ma un lavoro fatto insieme, e insieme condiviso. Ai cittadini proponiamo una vera e propria rivoluzione di metodo e di contenuti rispetto al passato, un laboratorio di vera democrazia: solo quando si sarà compreso l’intervento e le sue finalità, l’innovazione del progetto e tutte le sue sfaccettature, si deciderà insieme cosa è giusto e cosa non lo è. I cittadini sappiano da subito che la società si metterà a loro esclusiva disposizione, senza che nessuna figura politica, quale che ne sia il colore, possa piantare bandiere su qualcosa che non gli apparterrà mai”.

“L’Amministrazione sosterrà la propria contrarietà nelle sedi istituzionali necessarie, rappresentando le preoccupazioni della cittadinanza per questo progetto, la cui eventuale realizzazione penalizzerebbero ulteriormente la vivibilità e l’ambiente circostante”, si legge in una nota del Comune.

“Da parte nostra – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – c’è il rammarico di constatare ancora una volta come da parte della Regione Lazio si continui a lasciare ai privati l’iniziativa, senza intervenire istituzionalmente con una vera pianificazione. Così che un ventennio di lassismo sulle politiche dei rifiuti comporta ancora oggi situazioni paradossali come questa”.

fonte:https://www.ilcaffe.tv