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Sud pontino invaso da centinaia e centinaia di profughi nigeriani.Rischio della saldatura di questi con la comunità dei loro connazionali di Castelvolturno ,in provincia di Caserta.

NON HANNO NEMMENO L’ACCORTEZZA  E LA SENSIBILITA’  DI DIVERSIFICARE I FLUSSI MIGRATORI  E REGOLAMENTARE QUELLI ETNICI  NON CONCENTRANDO CENTINAIA,MIGLIAIA DI PERSONE  DELLA STESSA ETNIA,NEL NOSTRO CASO,NIGERIANA,  IN UN’AREA DI APPENA 50-60 CHILOMETRI,FRA SUD PONTINO E CASTELVOLTURNO.

 

Ma non pensano che  riempire il sud pontino di profughi nigeriani significa esporli al rischio  di una saldatura con i loro connazionali di stanza a Castelvolturno,ad appena poche decine di chilometri?

E non sanno quello che c’é in questo paese della provincia di Caserta dove la popolazione locale,fra magnacci,prostitute,assuntori e spacciatori di sostanze stupefacenti,camorristi,delinquenti e nullafacenti,vive su una bomba che  rischia di deflagrare da un momento all’altro ?

Ma vogliono trasformare il sud pontino in una dependance di Castelvolturno con tutto quello che ciò  significa????

E vedere trasformate le strade del sud pontino in una seconda Domiziana ?

Suvvia,bloccate questa invasione e non costringeteci ad aprire un nuovo fronte di battaglia.

Noi non permetteremo,costi quel che costi,che ai Casalesi dei quali la provincia di Latina é piena ed alle altre mafie autoctone se ne aggiungono altre straniere.

Nessuno poi dica che siamo cattivi.

         Associazione A.Caponnetto