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Strage nel rione Sanità, fermate 4 persone: c’è anche il figlio del meccanico ucciso a Marano

Il Mattino, Lunedì 9 Maggio 2016

Strage nel rione Sanità, fermate 4 persone: c’è anche il figlio del meccanico ucciso a Marano

Strage nel circolo delle Fontanelle al rione Sanità, arrestati i presunti mandanti e gli esecutori materiali. Tra gli arrestati anche il figlio di Giuseppe Esposito, Emanuele, il meccanico ammazzato a Marano sabato mattina assieme all’altro figlio Filippo. Gli arresti sono stati eseguiti stanotte a Milano dagli agenti della Dda di Napoli. Tra i fermati, oltre ad Emanuele Esposito, Antonio Genidoni (figliastro del defunto boss Pierino Esposito), la moglie Vincenza e la madre Addolorata Spina.  Il decreto di fermo è stato firmato dal pm della Dda Enrica Parascandolo.

Antonio Genidoni e Addolorata Spina sono ritenuti i mandanti del duplice omicidio di Giuseppe Vastarella, 42 anni, e del cognato, Salvatore Vigna, 41 anni, uccisi all’interno di un circolo privato, l’associazione ‘Maria Santissima dell’Arco’, al Rione Sanità, lo scorso 22 aprile. Durante il raid, di cui è ritenuto esecutore materiale Emanuele Esposito, furono ferite altre tre persone, anche loro, secondo gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli e della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, legati al clan Vastarella: si tratta di Dario e Antonio Vastarella, rispettivamente di 33 e 24 anni e di Alfredo Ciotola, 22 anni.

Il killer, Emanuele Esposito, è figlio e fratello di Giuseppe e Filippo Esposito, rispettivamente di 57 e 30 anni, uccisi sabato scorso in un’autofficina di Marano, secondo le ipotesi investigative per una vendetta trasversale scattata in risposta al duplice omicidio e triplice tentato omicidio nel rione Sanità. Il tutto è maturato nell’ambito di contrasti tra il clan Vastarella e il gruppo camorristico di Genidoni, quest’ultimo figliastro del boss Pietro Esposito, detto «pierino» ucciso nel novembre del 2015 nella stessa piazza del rione Sanità dove il 6 settembre dello stesso anno fu ammazzato, per errore, il diciassettenne Genny Cesarano.

Il figlio di Pietro Esposito, Ciro, è stato ucciso, anche lui nel quartiere Sanità, il 7 gennaio del 2015: è stato il primo omicidio di camorra consumato a Napoli quell’anno. I killer entrarono in azione sparando nove colpi tra il civico 100 e il civico 108 di via Sanità. Antonio Genidoni è stato prelevato dalla Polizia di Stato a Milano, dagli agenti della locale Squadra Mobile. Lì era stato ristretto agli arresti domiciliari.