Agrigento, testimone giustizia si incatena in prefettura: Stato mi aiuti
Palermo, 18 ago. (LaPresse) – E’ rimasto per tutta la notte incatenato davanti alla Prefettura di Agrigento per chiedere l’attenzione delle istituzioni nei confronti della sua situazione economica. Ignazio Cutrò, imprenditore e testimone di giustizia di Bivona, che ha denunciato e fatto condannare i suoi estorsori, ha messo in atto la sua protesta contro lo Stato.
“Sono mesi che attendo una risposta da parte del ministero dell’Interno – dice all’agenzia LaPresse -. Ho deciso di restare nel programma di protezione senza fuggire dalla Sicilia, ma cercando di rimettere in piedi la mia azienda edile, e non ricevo alcun tipo di sostegno dallo Stato. Ho provato a rimettere in piedi la mia azienda ma non ho ricevuto alcuna commessa e ora non riesco più neanche a fare la spesa. Al prefetto – prosegue Cutrò – ho anche segnalato diversi problemi che riguardano la mia sicurezza e quella della mia famiglia”.
L’intenzione dell’uomo era quella di uscire dal programma di protezione per i testimoni di giustizia, ma la protesta è rientrata dopo l’incontro con il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede: “Ero deciso a uscire dal programma, credo che allo Stato io non interessi più. Il prefetto mi ha però assicurato che farà il possibile per segnalare la mia situazione e risolvere il problema”, conclude l’imprenditore di Bivona.