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STATO IN GINOCCHIO . comunicato congiunto del sindacato dei prefettizi UNADIR, del sindacato di polizia ADP e dell’associazione Caponnetto  alle forze di polizia dopo i dolorosi fatti di macerata  .non mandiamole allo sbaraglio 12 febbraio 2018

STATO IN GINOCCHIO: AGGRESSIONE AI CARABINIERI”

CORTEO ANTI-CASAPOUND A PIACENZA SABATO 10 FEBBRAIO 2018

L’UNADIR, il SINDACATO DI POLIZIA ADP, e l’ASSOCIAZIONE

NAZIONALE ANTIMAFIA “A.CAPONNETTO “ si uniscono alle dichiarazioni rese dal delegato del

COCER Antonio Serpi, ed esprimono altrettanta vicinanza a tutte le forze dell’ordine divenute il bersaglio della lotta allo Stato.

Come si può organizzare un servizio di ordine pubblico con 10 carabinieri per fronteggiare circa 400 persone, così come avvenuto nel corso di una manifestazione “pacifista” ?

Perché i Carabinieri non sono stati messi nelle condizioni di operare  un sicurezza ?

Frange estremiste hanno visto nuovamente, questa volta a Piacenza, un operatore di polizia vittima dell’inefficienza di un paese privo di regole, norme e adeguamenti idonei per gli operatori.

Negli ultimi 30 anni ci è toccato assistere a situazioni di gravi attacchi, che hanno mirato a

minare anche l’incolumità dei poliziotti, delle forze di polizia in genere, così come avvenuto anche a Torino con lanci di uova e sassi.

L’escalation delle tensioni sociali è da ascrivere a politiche insufficienti che hanno

determinato un diffuso malessere, dovuto alla disoccupazione, alla mancata adozione di norme idonee a combattere la corruzione e le mafie, all’inerzia di taluni appartenenti alle Istituzioni di fronte a situazioni di inoppugnabile gravità e che per tutta risposta vengono promossi.

Non possiamo non citare il caso del precedente Prefetto di Latina – l’attuale Prefetto si è insediato di recente – , che non ha adottato alcuna interdittiva antimafia, in un territorio

intriso di criminalità organizzata e di malaffare, e che, in seno alla Commissione

Nazionale Antimafia ha confermato tale responsabile omissione; ciò nonostante è stato addirittura promosso Direttore Centrale presso il Dipartimento dei Vigili del fuoco !

E poi i signori politici – che hanno portato il Paese allo sbando, consegnandoci un territorio dove l’insicurezza si è diffusa sempre di più, – ed i vertici delle forze dell’Ordine mandano al massacro polizia e carabinieri.

La vicenda di Macerata desta un ulteriore allarme sull’incapacità della politica maldestra.

Abbiamo dovuto assistere allo spettacolo impietoso di contraddizione tra i politici stessi – con precise disposizioni tese a non autorizzare manifestazioni di piazza, poi fatte rientrare per beghe all’interno della stessa compagine politica – che, per mire elettorali, sono state fatte rientrare con smentita e con palese contraddizione, affossandone ulteriormente la credibilità.

Che dire poi dei militari morti e malati a causa dell’Uranio ?

Le “reiterate sentenze della magistratura ordinaria e amministrativa”, si legge nella

relazione conclusiva della Commissione Parlamentare, hanno “costantemente affermato l’esistenza, sul piano giuridico, di un nesso di causalità tra l’accertata esposizione all’uranio impoverito e le patologie denunciate dai militari o, per essi, dai loro superstiti.

“La Commissione d’inchiesta ha scoperto le sconvolgenti criticità che in Italia e nelle missioni all’estero hanno contribuito a seminare morti e malattie tra i lavoratori militari del nostro Paese. Desta allarme la situazione dei teatri operativi all’estero: è stata constatata l’esposizione a inquinanti ambientali in più casi nemmeno monitorati. Singolare è, inoltre, la scarsa conoscenza, ammessa dagli stessi vertici militari, circa l’uso in tali contesti di armamenti pericolosi eventualmente impiegati da Paesi alleati”.

“Il risultato è devastante. Nell’Amministrazione della Difesa continua a diffondersi un senso d’impunità quanto mai deleterio per il futuro, l’idea che le regole c’erano, ci sono e ci saranno, ma che si potevano, si possono e si potranno violare senza incorrere in effettive responsabilità. E quel che è ancora peggio, dilaga tra le vittime e i loro parenti un altrettanto sconfortante senso di giustizia negata. Ecco perché in data 15 ottobre 2017 la Commissione ha trasmesso la ‘Relazione intermedia’ al Ministro della Giustizia”.

Nell’ambito della Marina Militare 1101 persone sono decedute o si sono ammalate per patologie asbesto-correlate dovute all’amianto.

In un quadro di disordine generale per il mancato rispetto delle regole, di una adeguata organizzazione dell’ordine pubblico, deputato ad adottare misure idonee a fronteggiare situazioni delicate, atte a preservarne l’incolumità degli operatori esposti ai rischi connessi sì alla funzione, ma che a maggior ragione vanno ben ponderate.

Questo è il Paese che nell’ultimo trentennio grazie anche a quei politici, molti dei quali hanno fatto del proprio ruolo un centro di affari e di interesse personali, viene lasciato in eredità ai “giovani senza futuro” , con la pretesa di volerne perpetuare la continuità !

Uniamoci in questa faticosa impresa e cominciamo a sbaragliare le carte, non sprechiamo le occasioni che la democrazia, per quanto offesa e ridimensionata, ci può ancora consentire.

Uno scatto di orgoglio prevalga in tutti noi e valutiamo attentamente le scelte da porre in essere.

Il Segretario Nazionale dell’Unadir    

La Segreteria Nazionale Autonomi di Polizia

V.P. M. Rosaria Ingenito Gargano

Associazione Antimafia Antonino Caponnetto

Roma 12 febbraio 2018