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Stangata alla camorra di Marano e Quarto: dure condanne per il clan Polverino-Nuvoletta

Stangata alla camorra di Marano e Quarto: dure condanne per il clan Polverino-Nuvoletta

di REDAZIONE

MARANO. Traffico di sostanze stupefacenti tra l’Italia e la Spagna, inflitti 190 anni di carcere a 17 imputati al processo su un traffico di sostanze stupefacenti messo in piedi da due diverse fazioni ritenute vicini al clan Nuvoletta di Marano (due imputati dei 19 sono stati assolti). Con distinti ruoli i soggetti coinvolti nell’inchiesta rispondevano di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Tra gli imputati – come riporta Cronache di Napoli – c’è anche quello che per l’accusa sarebbe l’attuale capo della cosca: Antonio Nuvoletto. Il pubblico ministero, nel corso della requisitoria dello scorso 22 settembre, chiese per il 31 enne di Marano 20 anni di reclusione, condanna confermata ieri mattina dal gip. Dalle indagini, chiuse con remissione di 21 misure cautelari eseguite dai carabinieri, è emerso che il 31 enne, dopo la cattura del boss Giuseppe Polverino, avrebbe organizzato e finanziato l’importazione di ingenti quantitativi di hashish dalla Spagna. Pene pesanti anche per Giampaolo Chianese (15 anni e 4 mesi); Giulio Ciccarelli (17 anni e 4 mesi) e Andrea Stanzione (17 anni e 4 mesi). Secondo l’impianto accusatorio Nuvolette sarebbe stato aiutato da Salvatore Avolio, cui sarebbe stato affidato anche il compito di provvedere alla distribuzione della sostanza stupefacente.

Pene severe anche per i presunti ‘grossisti’ Gaetano Chianese, che al momento dell’arresto fu trovato anche in possesso di alcuni chili di hashish, suo fratello Giampaolo e Giovanni Vespoli quest’ultimo di Mondragone. Sono stati condannati rispettivamente a 12, 15 anni e 4 mesi e 10 anni di reclusione. Sarebbero stati loro, secondo gli investigatori, ad aver provveduto a cedere la droga su tutto il territorio nazionale e, in particolare, in Sicilia. Interessi in terra sicula li aveva, però, anche Gabriele Andreozzi, anche lui arrestato durante il blitz e presso la cui abitazione i carabinieri trovarono 35 chili di cocaina. Per lui il pubblico ministero ha invece invocato 18 anni di carcere, ma il giudice ne ha inflitti 12.

07/12/2016

fonte:www.internapoli.it