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SPUNTI DI RIFLESSIONE PER L’ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO DEL 29 NOVEMBRE

SPUNTI DI RIFLESSIONE PER L’ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO DEL 29 NOVEMBRE

 

di Francesco de Notaris – vice Segretario vicario

 

La convocazione dell’Assemblea degli Iscritti dell’Associazione segna un momento molto interessante per la vita della nostra Associazione.

Il 14 Aprile del 2018 fu eletto il nuovo direttivo.

Dopo due anni da quella elezione dobbiamo riflettere sul lavoro svolto ed assumere decisioni importanti, insieme al Segretario nazionale.

L’Associazione ha bisogno di stabilità e di saggezza.

L’epidemia che ha colpito tutto il mondo non ci ha permesso di svolgere l’opera formativa, di sensibilizzazione che ritengo fondamentale per una Associazione come la nostra.

Essere contro le mafie e la criminalità deve nascere da un convincimento profondo che deve motivare ogni aspetto dell’attività dell’Associazione.

Il puro attivismo è parente, spesso, dell’agitazione e non del tranquillo impegno che ogni iscritto deve avere.

Se non motiviamo fortemente la nostra attività non ci distingueremo da altri gruppi che non caratterizzano il lavoro in modo qualitativo e che appaiono simili a nuove burocrazie che si occupano in maniera ripetitiva di finalità condivise.

E’ essenziale dare peso e grande spazio alla presenza nei processi, come parte civile, per poi comunicare ai cittadini i risultati del nostro intervento svolto egregiamente dagli avvocati.

A parere di chi si interessa anche in modo scientifico della criminalità ed anche per nostra esperienza e per gli esempi che abbiamo riscontrato in analoghe situazioni, le criminalità si rinforzano nei momenti di sofferenza, di crisi, di guerre.

Oggi le guerre con le armi, specialmente in Occidente , non ci sono più. Le guerre sono di tipo economico e si combattono senza esclusione di colpi.

La cronaca ci informa delle grandi speculazioni, dell’emergere dell’usura, delle miserabili truffe ordite ai danni di chi ha bisogno e viene aggredito dalle malattie e dalla miseria. La mancanza o la precarietà dell’occupazione nel nostro Paese genera nuove camorre, nuove mafie che profittano da autentici vampiri.

Ed ecco che la nostra Associazione deve offrire risposte ampie, dando spessore al lavoro che ha svolto e svolge ed accrescendo la formazione degli aderenti e di coloro con i quali ci rapportiamo.

Anche l’interlocuzione con  i rappresentanti delle Istituzioni deve realizzarsi con stile appropriato.

L’Associazione necessita sempre, in continuità ed in ossequio allo Statuto, di una dirigenza che sappia rappresentarla soltanto in funzione degli obiettivi statutari ed ogni responsabile , forte delle precedenti esperienze, dovrà sapere guardare esclusivamente al futuro dell’Associazione.

In un tempo in cui Movimenti, gruppi, Associazioni, organizzazioni soffrono di un leaderismo inappropriato, la ‘Antonino Caponnetto’ deve tener fede ai convincimenti del Magistrato, che valorizzò il lavoro di gruppo, di un gruppo affiatato che rappresentò una squadra ispirata ad alti valori civici.