Cerca

Sonia Alfano: c’era una volta la libertà…

Così come volevasi dimostrare il governo ha *gettato la maschera*.

Dopo l’editto di Sofia di qualche anno fa, dopo il NO alle docu-fiction
di oggi, giusto stamattina il Ministro Maroni ha parlato di alcune *misure
restrittive di sicurezza* (sono bravissimi a terrorizzare la gente
utilizzando alcuni paroloni), volte scongiurare episodi di violenza, che
verranno discusse domani 17 Dicembre.

Erano rimaste solo due modalità per manifestare il nostro dissenso e fare
un minimo di *vera informazione*: la RETE e le PIAZZE. Una volta blindate
le piazze vere, il governo provvederà a blindare anche quelle *virtuali*.

Da ora in poi se un sito internet vuole trasmettere eventi, concerti,
manifestazioni sportive e altro in diretta streaming dovrà prima *chiedere
l’autorizzazione* al governo. Vi invito quindi a guardare chi, fino ad
oggi, aveva fatto dirette streaming di un certo interesse, oltre ovviamente al
sito della sottoscritta, ma è ben poca cosa, ci sono ad esempio il sito
dell’Italia dei Valori e di Beppe Grillo. Questi sono siti che spesso
hanno fatto streaming soprattutto di eventi che potrebbero “indurre al
risveglio e alla resistenza”.

L’altro provvedimento incredibile è che presto sarà *vietato manifestare*
ed esprimere il proprio pensiero come gli italiani hanno sempre fatto.
Sono previste delle misure restrittive per i cortei, sarà difficile anche
manifestare pacificamente e si ipotizza inoltre di estendere la legge
contro la violenza negli stadi alle dimostrazioni pubbliche. Per la cronaca
l’attuale regolamentazione riguardante gli stadi prevede una
*discrezionalità quasi totale* delle forze dell’ordine.

Vedete il messaggio contorto?
*Associano gli scontri tra ultrà al lancio di una statuetta da parte di
uno squilibrato.*

Credo che questo sia l’ennesimo tentativo, ed in questi giorni si stanno
palesando senza alcuna vergogna, che servirà a loro per giustificare un
*colpo di stato*. Leggevo poco fa le dichiarazioni della stampa britannica
e credo che sia incredibile che soltanto in Italia non ci si renda conto di
cosa stia accadendo.

Se da una parte c’è un Capo dello Stato che continua a richiamare alla
calma ed ai toni pacati, di contro continuano ad esserci esponenti della
maggioranza che imperterriti additano persone come *responsabili di
quell’attacco*, addirittura definito *attentato*.

Faccio una parentesi… mi sembra strano che loro stiano mistificando la
realtà perché sanno benissimo che cos’è un attentato, visto che i loro
amici più volte hanno preparato attentati, andati a buon fine o meno, e si
sono macchiati di crimini orribili. Amici anche del *Premier* come
*Vittorio Mangano*.
Chiusa la parentesi.

Dicevo che stanno additando uno-per-uno gli ipotetici “responsabili” e
quindi gli ipotetici “nemici”. Poco fa mi è stato detto che addirittura
Sgarbi a Raidue per l’ennesima volta abbia indicato come responsabili di
queste vicende Salvatore Borsellino, Marco Travaglio, Di Pietro, Santoro e
me.

Spero che questi siano dei segnali che la magistratura prenderà in
considerazione nel caso in cui dovesse accadere qualcosa di sgradevole a
causa di qualcuno aizzato da tali parole.
Qualora succedesse, reputerò responsabili non solo il signor Cicchitto ma
soprattutto il signor Vittorio Sgarbi, che di mafia in effetti ne sa
veramente tanto visto che la sua candidatura è stata voluta e sostenuta da
un mafioso come Giammarinaro.

I toni soft e pacati sono quindi un’ipocrisia, o comunque delle richieste
a senso unico, così come sembra una presa in giro quella che qualcuno lancia
da un letto di ospedale: “L’amore vince sempre!”
Certo, detto da chi nella propria stanza da letto ha ricevuto escort e
minorenni e che nel tempo libero disegna slip femminili, ricordando che il
“tempo libero” era un congresso internazionale, è sicuramente
un’espressione di coerenza.

Sonia Alfano