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Solidarietà al comandante dei carabinieri dei NAS di Latina

Latina, 22-03-2006

LETTERA DI SOLIDARIETA’ DELL’ASSOCIAZIONE REGIONALE PER LA LOTTA CONTRO LE ILLEGALITA’ E LE MAFIE PER IL LAZIO “ANTONINO CAPONNETTO” AL COMANDANTE DEI CARABINIERI DEI NAS DI LATINA E FROSINONE GIOVANNINO SCARSELLONE. CHIEDIAMO UN INTERVENTO DEL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI PER METTERE FINE AD UNA VERA E PRORPRIA PERSECUZIONE AI DANNI DI UNO DEI POCHI, BRAVI INVESTIGATORI CHE OPERANO IN PROVINCIA DI LATINA!

Nella Relazione da noi presentata alla Commissione Speciale per la Sicurezza della Regione Lazio-Relazione che, esclusi alcuni omissis cui siamo stati costretti perché vi si fa cenno a situazioni delicate per le quali sono in corso indagini, che riportiamo su questo stesso sito- lo definiamo uno dei pochi veri, capaci investigatori che operano in provincia di Latina

Stiamo parlando del Comandante dei Carabinieri dei NAS di Latina e Frosinone, il Luogotenente Giovannino Scarsellone

Eravamo convinti, dopo questo intervento, che la persecuzione messa in atto dalle sfere superiori dell’Arma ai suoi danni finisse. Così non è stato, purtroppo.

E’ veramente doloroso per tutti i cittadini onesti dover constatare che, anziché PREMIARE i servitori dello Stato che fanno il loro dovere senza guardare in faccia a chicchessia, li si punisce. Non entriamo, per rispetto della Magistratura che si sta occupando di tale caso, nel merito delle censure mosse nei confronti del Comandante Scarsellone, ma una osservazione riteniamo di doverla sottolineare. UN UFFICIALE DI POLZIA GIUDIZIARIA CHE OPERA IN UN’INDAGINE PER CONTO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, E’ TENUTO AD OSSERVARE IL RISERBO PIU’ ASSOLUTO ANCHE RISPETTO AI SUOI SUPERIORI GERARCHICI.

Il Comandante Generale dell’Arma dovrebbe saperlo bene!Il Presidente del TAR di Latina Dr. Franco Bianchi ha definito la punizione inflitta al Comandante Scarsellone “ingiusta che gli poteva compromettere la carriera”. Lo stesso Presidente, poi, aggiunge “Ho notato nella vicenda una scarsa collaborazione fra Procura ed Arma dei Carabinieri”. Noi siamo preoccupati per questo ultimo passaggio. Anni fa, ai tempi di “tangentopoli”, si verificò una situazione per certi versi analogha. Allora era interessata la Questura, guidata dal defunto Questore Carnevale, che entrò in conflitto con la locale Procura della Repubblica. Fu una brutta storia, com’è quella attuale: Quando si creano situazioni di conflitto fra istituzioni, a perderci é… . lo Stato. La MAGISTRATURA, PUR CON I SUOI LIMITI, VA SEMPRE DIFESA E MAI OSTACOLATA!!!

I SERVITORI DELLO STATO CHE FANNO IL LORO DOVERE VANNO REMIATI E NON PUNITI!!!

Su questi due punti la nostra Associazione non fa sconti a chicchessia.

Alla riapertura delle Camere e dopo la formazione del nuovo Governo, investiremo della questione il Governo centrale. Nell’attesa, invitiamo il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri ad intervenire a difesa di un onesto e valido ufficiale ingiustamente punito!!!