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Sicurezza, attacco del Procuratore Capo: “A Roma violenza incontrollata”

Giovanni Ferrara durante l’udienza della commissione Antimafia a palazzo San Macuto. L’esplodere della violenza nella capitale si deve “non tanto alla presenza della criminalità organizzata quanto ad altri fattori, tra i quali il fatto che sempre più persone non hanno di che vivere”. Capaldo: “Le gambizzazioni preoccupano più degli omicidi”

“Nella società romana c’è una violenza eccessiva e incontrollata, anche spicciola”. Lo ha detto il procuratore capo di Roma Giovanni Ferrara intervenuto oggi in un’audizione della commissione Antimafia a Palazzo San Macuto. “Roma – ha spiegato Ferrara – per le mafie è un luogo di investimento, non di battaglie o di sangue. Qui le mafie investono soltanto e ci sono piccole bande criminali molto violente”.

Il procuratore capo ha spiegato questa sua analisi affermando però che l’esplodere della violenza a Roma si deve non tanto alla presenza della criminalità organizzata quanto forse, “al modo di vivere, alla crescita della multietnicità o al fatto che  – ha aggiunto – sempre più persone non hanno di che vivere”.

Il controllo del territorio sarebbe stato, invece, lasciato a bande locali mentre i 27 omicidi di quest’anno sarebbero, nella quasi totalità, legati a “questioni familiari, scoppi di ira”, insomma non al possesso del territorio.

Tra i dati criminali nuovi da registrare la presenza sempre più importante delle organizzazioni criminali straniere, in primis quella cinese.

Per quanto riguarda il Lazio in generale, secondo Ferrara, mentre Frosinone e Latina sono più soggette alle infiltrazioni della criminalità, restano ‘due isole’ Rieti e Viterbo”.

Il procurato aggiunto, Giancarlo Capaldo, ha poi sottolineato: ”Più che essere gli omicidi a destare allarme, il dato che dovrebbe preoccupare sono le gambizzazioni. La criminalità organizzata mira alla finanza e ha lasciato il controllo a gruppi autoctoni di livelli medio bassi”. Durante l’audizione è stato specificato che a Roma, dal 2011, si sono verificati 27 omicidi, di cui sei da risolvere e due ”in dirittura d’arrivo”, mentre solo 6 o 7 sarebbero riconducibili alla criminalità organizzata”.

(Tratto da Repubblica)