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Siamo sotto attacco e probabilmente c’é lo zampino di qualche loggia massonica che mal tollera il modo nostro di fare antimafia Un modo – lo ripetiamo ancora una volta – che non si limita alla narrazione di fatti del passato e di commemorazioni di morti, ma che, al contrario, va a scavare nelle cose del presente e denuncia. Ciò non è consentito nell’Italia di oggi invasa da mafie di ogni tipo, da logge massoniche e da corrotti annidati dovunque. Noi sospettiamo che qualche loggia massonica abbia deciso di scatenare un’offensiva contro l’Associazione Caponnetto ritenendola particolarmente “ scomoda” e “non allineata”. Non è possibile, altrimenti, che allorquando ci interessiamo di cose che riguardino il Basso Lazio – il sud pontino ed il frosinate in particolare – ed il Molise si scateni contro di noi la fine del mondo. Il Sud pontino, la provincia di Frosinone ed il Molise, abbiamo detto. In una nota precedente abbiamo parlato, fra l’altro, di un’inchiesta di taluni poliziotti che avrebbero individuato anni fa in una villa di Gaeta ii luogo d’incontro di taluni personaggi sospettati di appartenere alla massoneria deviata. Come pure abbiamo ritenuto di ricordare ai troppi immemori che fanno sempre finta di non sapere e di non vedere che per un lungo periodo la provincia di Frosinone è stata la sede di attività economiche che si diceva che fossero riconducibili a Licio Gelli, come pure il luogo di nascita di taluni circoli a forte influenza di qualche noto siciliano. Sul Molise, sulle province di Isernia e Campobasso, poi abbiamo tirato fuori dagli archivi due interrogazioni di alcuni Senatori di Rifondazione Comunista – e la risposta del Ministro dell’Interno dell’epoca- che già nel 2000 –13 anni fa e non un secolo fa – parlavano di presenze massoniche in centri nevralgici delle Istituzioni. Il Ministro rispose alla prima interrogazione, assicurando i senatori interroganti che non risultavano quelle presenze, ma non ha mai risposto alle contestazioni degli stessi interroganti i quali, con una seconda interrogazione, gli chiedevano di approfondire le indagini. Insomma, per non farla lunga, noi temiamo che una vasta area di un centinaio e passa di chilometri , il sud pontino, il frosinate ed il Molise appunto, possa essere un territorio a forte concentrazione, oltre che mafiosa, anche massonica. Mafie e massoneria, una miscela micidiale che soffocherebbe la vita economica, sociale e civile di un’area di estrema importanza per la sua centralità, fra Roma e Napoli, e sotto tutti gli altri aspetti. Ad evitare giustificazioni furbesche e cattive interpretazioni, rendiamo noti i testi sia delle due interrogazioni che della risposta del Ministro, ripromettendoci di ritornare sull’argomento consapevoli della sua importanza vitale.