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Siamo indignati veramente. Vogliamo una svolta nella condotta della Guardia di Finanza del sud pontino: lotta ai capitali sporchi delle mafie

La notizia che noi demmo qualche tempo fa circa una strana vendita di terreni nella zona di Montetortona a Gaeta sembra fondata.

Le voci al riguardo si infittiscono e la cosa sta diventando veramente preoccupante in quanto si parla di “napoletani” che li avrebbero acquistati.

“Napoletani”, sì, la cui identità nessuno si è preoccupato finora di accertare.

Come al solito, perché a Gaeta il volto dello Stato non si è mai visto, consentendo così alle orde di camorristi di buttare sulla piazza tonnellate di loro capitali comprando di tutto.

Il nostro timore è che, prima o poi e grazie alle spinte di qualcuno, quei terreni, con qualche “variante” ben azzeccata, possano diventare edificabili consentendo a questi “napoletani” di fare un’altra, l’ennesima, devastante colata di cemento finendo di distruggere quel poco di fruibile che è rimasto dei meravigliosi panorami gaetani.

Ritorna prepotentemente il discorso dell’efficienza degli apparati investigativi locali.

Ma è possibile che i comandi locali non abbiano un minimo di sussulto di orgoglio ogni volta che la Squadra Mobile di Latina o la DIA di Roma o di Napoli, o il ROS, lo SCICO, il GICO e quanti altri si vedano costretti a venire nel sud pontino a causa proprio dell’inefficienza dei presidi locali?

E’ possibile che i comandi di questi ultimi non sentano il dolore degli schiaffi che prendono ogni volta che ci sono interventi dall’esterno?

Siamo veramente indignati e la nostra pazienza sta superando il limite di guardia.

Noi abbiamo senso dello Stato e difendiamo con i denti le istituzioni.

Ma non ci si chieda di tollerare ulteriormente una situazione che è davvero insostenibile.

Il problema non riguarda tanto la Polizia di Stato che, malgrado alcune deficienze locali, ha fortunatamente una buona Squadra Mobile o i Carabinieri che fanno per lo più ordine pubblico e che, con la venuta del nuovo Comandante provinciale, speriamo che comincino anche a fare soprattutto caccia ai patrimoni sporchi, quanto, soprattutto, la Guardia di Finanza che è un corpo di polizia economica.

La Guardia di Finanza della quale sono noti i “risultati” annuali in materia di lotta ai patrimoni sporchi delle mafie.

Zero o quasi.

La domanda che ci poniamo e che ci pongono in tanti riguarda il perché, mentre a Frosinone vengono mandati uomini del valore dei Colonnelli Salato o Piccinini, per non citare Comandanti di compagnie come quella di Cassino e non solo, a Latina vengono assegnati ufficiali provenienti dal Comando Generale che non hanno alcuna esperienza operativa o addirittura dall’Accademia.

Non riusciamo a comprendere il motivo per il quale, mentre in provincia di Frosinone, la priorità dell’impegno delle Fiamme Gialle è la lotta ai capitali sporchi, in provincia di Latina, invece, i comandi si dedicano a contrastare quasi esclusivamente il traffico di sostanze stupefacenti.

Il più facile e che potrebbero fare benissimo Polizia e Carabinieri solamente.

3-4 indagini patrimoniali in un anno a Latina, mentre a Frosinone siamo a quota 100 quasi.

Una vergogna.

Taciamo, per pura pietà e per rispetto ed amore all’Istituzione in quanto tale, sul problema dell’utilizzo del personale interno e sulla mancata utilizzazione delle energie migliori messe talvolta all’angolo.

Non parliamo tanto del Comando provinciale, quanto soprattutto dei presidi da Terracina fino al Garigliano, quelli del Gruppo di Formia e l’altro della Compagnia di Fondi in primis.

Sappiamo che i nostri discorsi sono antipatici a molti, ma noi non ce l’abbiamo con il Corpo ma con alcuni che lo rappresentano sul territorio.

I RISULTATI, i RISULTATI, i RISULTATI.
Vogliamo i RISULTATI e non le chiacchiere.

E a proposito di RISULTATI riteniamo di non sbagliare quando gridiamo che sono quasi a quota ZERO.

Questo su un territorio di camorra, di ‘ndrangheta e di mafie, italiane e straniere, non è più accettabile.

Delle due una, a questo punto (e il grido del Capitano Conti in punto di morte avrebbe dovuto aprire gli occhi del Comandante Generale sulla situazione esistente a Fondi e non solo):

o il Comandante Generale in persona avvia uno screening sulla funzionalità di ogni presidio, brigata, compagnia, tenenza o gruppo, e si decide ad eliminare carenze e rami secchi, o ci vedremo costretti a cominciare a denunciare con manifesti nelle città questa situazione.

Non possiamo più tollerare che, mentre la camorra e le mafie finiscono di invadere la provincia di Latina con tonnellate di soldi sporchi, chi per primo deve contrastarle sul piano soprattutto economico (sì, perché le nuove mafie ora sono soprattutto economiche e politiche) si trastulli a correre appresso a scontrini e spacciatori.

Per questi ultimi bastano ed avanzano Carabinieri e Polizia.

La Guardia di Finanza si dedichi a scovare i capitali mafiosi!!!

Cominciamo a verificare CHI avrebbe acquistato a Montetortona a Gaeta.

Un segnale piccolo, ma significativo, di una svolta che noi esigiamo…

Questa volta sul serio!!!