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Sesso, droga e la camorra, poi la soubrette scrisse “Silvio vergognati!” Siamo alla frutta

I verbali  La Tommasi intercettata: “Berlusconi mi perseguita”
NAPOLI. «Ora sto qua a rompermi… con la gente che mi droga a destra e sinistra… non so più dove scappare… sono perseguitata… da Berlusconi e da tutti». Una sera di gennaio Sara Tommasi crolla al telefono con la madre.

Uno sfogo tra le lacrime intercettato dagli investigatori della squadra mobile impegnati nell´inchiesta che seguendo la pista del soldi si è imbattuta nel filone napoletano del “Rubygate”. Agli atti dell´indagine figurano 16 sms inviati dalla soubrette al premier. Sei contatti in entrata e in uscita con il fratello di Berlusconi, Paolo. Due con il ministro della Difesa Ignazio La Russa, due con l´europarlamentare del Pdl Licia Ronzulli. Sara Tommasi non è indagata come non lo sono i suoi interlocutori. Ma la Ronzulli, in un sms, l´avverte di avere i telefoni sotto controllo. Una storia che nasce nella zona grigia dove il mondo dello spettacolo si confonde con quello della prostituzione e da lì intreccia gli ambienti della camorra e quelli della droga. Vengono citati (tutte persone non indagate) personaggi famosi da Lele Mora a Giletti, da Fabrizio Del Noce ai calciatori Ronaldinho a Quagliarella, da Gigi D´Alessio alla sorella di Belen Rodriguez. Per arrivare ai figli del premier, Marina e Piersilvio, e quindi ai palazzi romani e infine nel regno di Silvio Berlusconi e del bunga bunga. Le stanze di quei «potenti» che Sara così descrive: «Alla fine questo lavoro ti vogliono spingere a diventare lesbica, no. Perché i potenti si elettrizzano quando vedono giochini a due e tre. Quindi vogliono che tu ti trovi una tua amichetta di giochi. Ma a me non piacciono le donne». Una commistione che legittima il millantato credito e rende concreto ogni giorno il pericolo del ricatto.
Il mondo dello spettacolo
I pm Antonio Ardituro e Marco Del Gaudio indagano per favoreggiamento della prostituzione nei confronti di Vincenzo Saiello, conosciuto come Bartolo, introdotto nel mondo dello spettacolo e in contatto anche con Fabrizio Corona, che viene anche intercettato quando interviene dal telefono dell´amico e redarguisce un uomo sul prezzo da pattuire per un´esibizione di Cecilia Rodriguez, la sorella di Belen. «Ma che fai, l´elemosina a Cecilia Rodriguez, mia cognata, 1500 euro. Ma chi sei tu. Ma me lo compro questo locale, lo compro e lo chiudo». Le intercettazioni captano due contatti con il dirigente Rai Fabrizio Del Noce, un sms affettuoso e una telefonata nella quale Sara dice di essere in partenza per il Marocco «ospite di reali marocchini amici di Gheddafi» e chiede quando potrà «partecipare alle riprese di “Un posto al sole”». «Ne riparliamo quando torni dal Marocco», le risponde. Un sms di auguri viene indirizzato anche al conduttore Massimo Giletti. In una telefonata con un amico, Sara racconta un episodio di qualche anno fa: «Ho conosciuto un coglione amico di Piersilvio Berlusconi che mi ha portato a cena da Piersilvio. Questo coglione mi ha fatto fare “On the Road” su Italia Uno».
«Lele metteva cose nei bicchieri»
Il 23 dicembre, Sara Tommasi parla con un amico e fa pesanti apprezzamenti su Lele Mora che secondo gli investigatoti minaccia di non farla più lavorare. Poi passano all´argomento dei falsi scoop sui calciatori Ronaldinho e Quagliarella. Fa riferimento a Raffaela Fico: «È stata con Berlusconi» dicendo poi che stava scherzando. Quindi, Lele Mora: «È tutta colpa del Mora… perché sai… me ne combinava di tutti…faceva sempre arrivare tremila persone…poi secondo me mi faceva seguire.. mi faceva mettere cose nei bicchieri…ma vai a capire…
La camorra
I clan sono sullo sfondo, evocati da Fabrizio Corona (che non risulta indagato ma potrebbe essere sentito presto dai magistrati) quando lancia in televisione il sospetto che nelle mani della «malavita napoletana» ci sarebbero foto «taroccate» del premier. E ne parla Sara Tommasi alla radio, quando afferma che proprio Corona sarebbe un «malavitoso insieme a Bartolo».
nelle mani di bartolo e degli altri
Sara Tommasi era entrata nel mondo dei procacciatori di clienti importanti. Il suo principale interlocutore era Bartolo e gli amici del suo giro che procuravano gli appuntamenti per serate, presentazioni e sponsorizzazioni, che secondo gli investigatori si concludevano quasi sempre in festini. La tariffa media era di 1.500 euro. Ma Sara Tommasi ad un certo punto, finita in questo giro infernale diceva di volerla smettere con «droghe», «festini» e «marchette». Voleva dire «basta» a quella vita e non avere più a che fare «con Berlusconi», con «Lele Mora» e Corona. In un sms inviato a Bartolo la soubrette si sfoga: «Ne te, ne Lele, ne Fabrizio (Lele Mora e Fabrizio Corona secondo gli investigatori) ne le markette K volevi farmi fare ne “il giro squallido di Marina Berlusconi K volevate farmi frequentare o dei festini privati». In un altro messaggio Sara scrive: «Mai “avrò successo perché” non amo skopare non amo ubbidire ai disgustosi frocioni Kome voi e non mi arrivano soldi. Hai capito coglione? Le markette n». Ed ancora Sara a Bartolo: «E ora scusate ma andatevene a fanculo Co e company dei miei stivali e ditelo a Paolo Berlusconi». Al fratello del premier, la sera del 6 gennaio, Sara scrive: «Se io mi devo kurare, tu piantala con cocaina, cani e mignotte! E festini sexy non me ne sbatte un cazzo. Stronzo!». Ma poi, a Paolo Berlusconi, Sara chiede un appuntamento il 9 gennaio: «Ti voglio rivedere, dimmi dove tu dove e quando». Paolo le risponde: «Se vuoi ci vediamo nel pomeriggio alle 18 al Giornale, via Negri zona piazza Affari ok».
a roma con la scorta del premier
Il 9 settembre del 2010 Bartolo e il suo socio sono a Roma ed hanno procurato un incontro tra Sara Tommasi ed un imprenditore. Bartolo: « «Io sto all´Hilton Cavalieri” siamo arrivati quasi a casa di Gigi D´Alessio (il cantante napoletano estraneo però alle indagini)…». Mezzora dopo Bartolo parla ancora con un altro “socio” e Sara Tommasi: «Bella ma che hai fatto non rispondevi, avevi da fare.. stiamo da Gigi, sta partendo.. perciò ti abbiamo chiamato.. a che ora finisci Sara, ti veniamo a prendere». L´appuntamento però salta per un importante incontro che Sara Tommasi ha dovuto accettare con una persona molto più importante.
U: «Stiamo giù, scendi».
Sara: «E no..perché dove siete voi?
U:«Qua giù»
Sara: «No..io non posso venire, mi ha chiamato una persona che non vedo da tempo»
U: «Sara, scendi, parliamo. Vuoi scendere che teniamo questo appuntamento che è importante?»
Sara: «No. devo vedere una persona che non vedo da un sacco di tempo che mi ha chiamato adesso. Capito».
Quella persona, per gli investigatori, è Silvio Berlusconi.
Infatti Bartolo e un amico commentano al telefono di aver visto una scena sotto casa di Sara:
U: «Guagliò, in vita mia non mi è mai capitata una cosa del genere. Mentre stiamo aspettando ci ha mandato un messaggio. “Adesso scendo”. È arrivata due macchine con le guardie del corpo di Berlusconi. Se la sono venuta a prendere a questa e se la sono portata. Guarda, è una cosa incredibile». E poi spiegano: «Ci ha fatto andare fin là… sto scendendo… sto scendendo… bello e buono abbiamo visto arrivare queste due macchine: un´Audi A8 e un´Audi A6».
«Spero che crepi con le tue troie»
Al premier, Sara scrive messaggi a volte d´amore, a volte di risentimento. A Natale un messaggio di «auguri, presidente». Qualche giorno più tardi, il 5 gennaio: «Amore, ti ho mandato un pensiero da Licia. Spero che tu capisca». Il 10 gennaio Sara appare furibonda: «Silvio, vergognati, mi hai fatto ammalare, paga i conti dello psicologo». Un paio d´ore più tardi dal cellulare del presidente del Consiglio arriva uno squillo sul telefonino della soubrette. Che due giorni dopo, alle 4 del mattino del 12 gennaio, gli scrive: «Amore perdonami ho visto solo ora la tua chiamata. Ultimamente ho problemi con la linea telefonica. Se posso fare qualcosa… Bacio grande». Trascorre una manciata di minuti e Sara scrive di nuovo: «Mi sei mancato tanto. Spero tu mi possa richiamare presto. Ti amo ancora sai?». E si firma: «Lady x». Nel pomeriggio di quello stesso giorno, Sara scrive: «Ma perché non mi metti dietro solo il Mora invece k le lesbike??». Risentimento che monta il 15 gennaio: «Spero k krepi kon le tue Troie».
«Stai abusando di potere»
È il primo di un crescendo che, nelle ore successive vedrà partire verso l´utenza personale del premier ben nove sms 22.53: «Spero k il governo americano inizi a dare lustro a quello ignobile nostrano con i 10 requisiti di ammissione ad Harvard. La politica è una cosa seria». Un minuto dopo: «Non una barzelletta come l´hai intesa tu». Venti minuti dopo: «10 requisiti per l´ammissione tra le fila dei parlamentari… tu indagato saresti già fuori. Hai capito?». Due minuti dopo: «Riprendi subito Ron (il riferimento è al calciatore del Milan Ronaldinho) nella tua squadra di merda o ti faccio escludere da Obama e dai grandi del mondo e dalla politica internazionale… se l´Italia è incapa». Frase completata nell´sms successivo: «Incapace di ascoltare i segnali del Mondo». Trascorre qualche secondo e Sara affonda: «Ci vuole una buona reputazione per governare!! Anke tu fai festini Dinho deve tornare!». E subito dopo: «Stai abusando di potere». Fino all´ultimo sms: «Immeritato tra l´altro (sottinteso, evidentemente, il potere) vedi processi e quant´altro… «.
La russa
Sono solo due i contatti con il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ieri si è detto «indignato» per essere stato «arbitrariamente accostato» all´indagine. Il 6 gennaio Sara Tommasi gli scrive: «Amore auguri!! Domani torno a Milano. Pranziamo insieme». Poco dopo i due si sentono ma il ministro declina l´invito dicendo di essere «appena tornato dall´Afghanistan e che si risentiranno in un altro momento». Ieri La Russa ha negato qualsiasi «incontro o contatto indiretto con la persona in questione».
L´allarme dell´eurodeputata
Due telefonate fra Sara Tommasi e la parlamentare europea Licia Ronzulli. La prima è della vigilia di Natale. La Ronzulli «si lamenta di alcuni sms poco piacevoli che ha ricevuto» e Sara replica che quei messaggi sarebbero stati inviati «da una ragazza a lei vicina per gelosia». Ma a destare maggior interesse è lo scambio di sms del 4 gennaio. Sara scherza: «Kiss kiss me Licia». La risposta è gelida: «È bene che tu sappia che il mio cell è sotto controllo. Quindi tutto passa attraverso la procura, messaggi e telefonate».
«Berlusconi mi perseguita»
Il 18 gennaio Sara Tommasi parla con la madre. Si sfoga, piange.
Sara: «Mamma sono in taxi sto a Milano…sono venuta sopra per non fare un cazzo alla fine. Sono venuta per due appuntamenti ma poi alla fine non sono serviti a a un cazzo.. e basta. ora sto qua a rompermi i coglioni.. con la gente che mi droga a destra e sinistra.. guarda ua cosa.. non so più dove scappare… non so più dove scappare.. guarda (e Sara scoppia a piangere scrivono gli inquirenti) sono perseguitata…da Berlusconi e da tutti.. non so dove mettere le mani…».
Madre: «Devi uscirne fuori da questa storia chiudi dentro e sta tranquilla. Poi con tutti i casini che ci stanno…con Berlusconi che è stato indagato…».

(Tratto da Diritti Globali)