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Servizio di guardiania come ‘pizzo’, così la camorra imponeva le ditte di sorveglianza: 9 arresti

Servizio di guardiania come ‘pizzo’, così la camorra imponeva le ditte di sorveglianza: 9 arresti

di REDAZIONE

CASERTA. Un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli a carico di nove persone – cinque provvedimenti di carcerazione, quattro ai domiciliari – è stata eseguita dalla Polizia di Stato di Caserta nell’ambito di un’operazione contro il Clan dei Casalesi, fazione Bidognetti. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Napoli. Gli indagati rispondono a vario titolo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, rapina aggravata, ricettazione, indebito utilizzo di carte bancomat, favoreggiamento personale e altro, reati commessi con l’aggravante del metodo camorristico. Le misure sono state eseguite nelle province di Napoli, Caserta, Latina, Ravenna e Chieti.

Il servizio di guardia come forma di estorsione e le minacce nei confronti del pm della Dda Cesare Sirignano sono al centro di un’indagine svolta tra agosto e novembre 2015 che ha portato questa mattina a nove ordinanze di custodia cautelare, cinque in carcere e quattro ai domiciliari, per estorsione, furto aggravato, esplosione di colpi d’arma da fuoco sulla pubblica via, detenzione illegale di cartucce, aggravati dal metodo mafioso al fine di agevolare il clan dei Casalesi.
Per gli inquirenti, il gruppo faceva parte della fazione legata al capo clan Francesco Bidognetti.
A capo, Nicola Russo, 34 anni, che per la Procura operava a Castel Volturno, in localita’ Destra Volturno dove veniva imposto ai proprietari delle abitazioni una quota mensile per un custode, un ‘pizzo’ visto che coloro che si rifiutavano si ritrovavano con le abitazioni danneggiate e saccheggiate. Durante l’attivita’ di indagine sono emersi anche gli intenti di Russo nei confronti del pm Sirignano, protagonista di numerose inchieste sui Casalesi. Arrestato anche Achille Pagliuca, evaso dal carcere e ritrovato in un’abitazione messa a disposizione proprio da Russo.

Alle 9 persone arrestate, di cui in carcere: Leonide Luise, Achille Pagliuca (evaso dal carcere, aveva trovato rifugio in un’abitazione datagli da Nicola Russo), Omer Memedosku, Nicola Russo, Enrico Russo e ai domiciliari, Antonio Bocchino Cristofaro Cossentino, Emanuele Mazzocca e Michele Iazzetta, sono contestati reati a vario titolo. Estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, rapina aggravata, furto aggravato, ricettazione, indebito utilizzo di carte bancomat, danneggiamento, esplosione a colpi d’arma da fuoco sulla pubblica via, favoreggiamento personale, detenzione illegale di cartucce, tutti reati a cui si aggiunge l’aggravante del metodo camorristico, finalizzata ad incrementare gli affari del clan dei Casalesi, nello specifico della fazione Bidognetti.

IN MANETTE:
1. LUISE Leonide nata a Napoli il 14.09.1957.
2. PAGLIUCA Achille nato a Mondragone il 06.10.1980.
3. MEMEDOSKI Omer nato a Kumanovo (Macedonia) it 29.07.1980.
4. RUSSO Nicola nato ii 20.10.1983 a Teano (CE).
5. RUSSO Enrico nato a Capua il 16.07.1988.

AGLI ARRESTI DOMICILIARI
6. BOCCHINO Antonio nato a Caserta il 07.06.1995.
7. COSSENTINO Cristofaro nato a Santa Maria Capua Vetere it 17.07.1993.
8. MAZZOCCA Emanuele nato a Napoli il 20.06.1990.
9. IAZZETTA Michele nato a Napoli il 01.06.1985.

28/02/201fonte:www.internapoli.it