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” SE ESCO E PARLO TREMANO LE POLTRONE DI MEZZO PARLAMENTO “

Parla Raffaele Cutolo : “Se parlo ballano le scrivanie di mezzo Parlamento”. Dopo trent’anni? “Molti di quelli che stanno adesso ce li hanno messi quelli di allora venivano a pregarmi”

Un’intervista,quella di Raffaele Cutolo,piena di doglianze ed anche di malcelata rabbia ,ma anche di messaggi ed anche ancora   di qualche minaccia

“Se esco e parlo trema mezzo Parlamento”.

Fermiamoci qua perchè non abbiamo la tentazione di assurgere al ruolo di  maitres a penser.

Quello che facciamo noi ci obbliga a stare con i piedi per terra ed a badare ai fatti.

Punto.

E proprio per stare ai fatti,cerchiamo di interpretare quale potrebbe essere uno dei messaggi che l’ex boss lancia ai referenti politici.

A chi lo intervista e fa riferimento alla non attualità delle cose che egli potrebbe dire,egli risponde che chi oggi  siede sugli scranni importanti é l’erede di quelli precedenti che lo hanno scelto e che,quindi,i suoi eventuali strali potrebbero colpire anche molti degli attuali.

Chi ha avuto la possibilità di conoscere a fondo il “sistema” che oggi governa il Paese sa molto bene che c’é sempre un continuum fra il vecchio ed il nuovo ,non c’é mai un punto di rottura e che  a “decidere” é sempre un gruppo di soggetti che rappresentano la “cupola” la quale é garante di quel “sistema”.

I “pupari”.

E poi ci sono i “pupi”,coloro che eseguono,il livello di mezzo e quello basso.. 

I figuranti.

Il sistema di selezione della classe politica é subordinato a questa logica.

Talché nessun cambiamento può esserci,oltre ad un’eventuale ,ulteriore,ininterrotta  disumanizzazione del “sistema” determinata dalle diverse condizioni del momento,ma nel complesso  tutto resta come prima.

Padri o figli,la famiglia é la stessa.

La minaccia di Cutolo,se di minaccia si tratta,é evidentemente dettata dalla disperazione,ma è seria e non é  da prendere sottogamba.

E noi auspichiamo che egli parli,se non altro per confermare,qualora ce ne fosse ancora bisogno,i rapporti stretti che ci sono sempre stati fra camorra e potere,fra mafie e politica.

Il problema é che Cutolo,con il solo  pronunciare poche parole, si é messo,con il clima che si respira,in una grave situazione di pericolo.

Ecco perché abbiamo parlato di disperazione.

Ma ” o professore” é persona intelligente -criminale sì ma intelligente – e sicuramente ha vagliato i pro ed i contro ed avrà messo in conto il pericolo di fare la fine di  Gaspare Pisciotta nel carcere di Viterbo ad opera di sicari di coloro che non hanno interesse che egli parli.

Non é il caso che qualche bravo Magistrato della DDA di competenza lo contatti e lo stimoli con tutte le cautele di questo mondo a parlare?