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Scandaloso:non é stato consentito ai coniugi Grasso-Franzé,Testimoni di Giustizia,di andare a testimoniare al processo venerdì 17 luglio a Vibo Valentia .I Ministri della Giustizia e dell’Interno dispongano immediatamente un’inchiesta !

Sono in una località  “protetta”,lontani centinaia di chilometri da Vibo Valentia, e non possono muoversi se non con il consenso del Servizio Centrale Protezione del Ministero dell’Interno.
Venerdì 17 luglio u.s.si sarebbero dovuti presentare nel Tribunale di Vibo Valentia ,insieme ad un altro Testimone di Giustizia,Salvatore Barbagallo,per testimoniare in un importante processo che vede coinvolti alcuni uomini delle istituzioni,ma non é stato loro consentito in quanto non é stato concesso ad essi il servizio di accompagnamento.
Era stato proposto loro di essere auditi a mezzo di videoconferenza ma essi non hanno accettato la proposta perché volevano essere ascoltati di persona.E così é venuta a mancare la testimonianza di due testi importanti che hanno contribuito a far assestare ad una delle più potenti ‘ndrine del Paese,i Mancuso,dei colpi letali.
Lo stesso tentativo era  stato effettuato nei riguardi  di Salvatore Barbagallo – anch’egli Testimone di Giustizia e teste nello stesso processo – tentativo,però,poi,rientrato in quanto,abitando questo nelle vicinanze di Vibo,aveva fatto presente che avrebbe raggiunto il tribunale  comunque  ed anche a piedi e da solo.
Infatti alla fine gli é stato concesso il servizio di accompagnamento con scorta.
I coniugi Grasso-Franzé avevano pensato in un primo momento di raggiungere Vibo a proprie spese e con mezzi propri ma questo li avrebbe esposti al rischio di vedersi estromettere dal programma di protezione ed hanno,pertanto,desistito privando il dibattimento di un importante contributo per la scoperta di  eventuali verità  scomode.
L’assenza dei due coniugi ha suscitato  clamore e molti se ne sono chiesti le  ragioni.
Atti del genere  sono di una gravità eccezionale in quanto rappresentano un vero attentato al lavoro dei Giudici ed all’affermazione della Giustizia.
L’Associazione Caponnetto,nell’esprimere le sue più vive preoccupazioni al riguardo,chiede un intervento URGENTE dei Ministri della Giustizia e dell’Interno per l’individuazione e la punizione degli autori di tale gravissimo atto.
                                                                                                                                                                               ASSOCIAZIONE A.CAPONNETTO