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Sabaudia delibera bavaglio, caso nazionale. La nota della FNSI: «Lucci non può zittirci, a ognuno il suo mestiere»

E il bavaglio diventa un boomerang. Doveva essere un deterrente la «famigerata» delibera di Giunta 134 del Comune di Sabaudia. In tanti hanno visto un bavaglio invece di un tentativo di tutela, a partire dal Legambiente e Libera, fino oltre 200 iscritti al gruppo Facebook anti delibera. Ed ora arriva anche la nota, durissima della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Unione Nazionale Cronisti, Sezione di Latina. Un documento in cui non solo si mette in discussione la reale utilità della delibera o meglio del famoso ufficio querele, ma in cui si dichiara anche che l’Unione Nazionale Cronisti, Sezione di Latina non parteciperà più a nessuna iniziativa proposta dal Comune a meno che non venga ritirata la delibera. «L’oggetto è chiarissimo: – si legge nella nota – “Tutela dell’immagine di Sabaudia”. Tutelarsi da chi? Dai giornalisti, ovvio. La Giunta municipale della località turistica in provincia di Latina ha dato mandato al sindaco di investire “efficacemente il responsabile del servizio avvocatura allo scopo di attivare le risorse interne e ove occorrente, anche mediante l’ausilio di professionisti all’uopo individuati, avvalendosi delle risorse già assegnate per la difesa giudiziale, affinché sia tutelato in ogni sede giudiziaria ritenuta pertinente l’immagine della città e il buon nome degli amministratori, con particolare riferimento alle notizie denigratorie pubblicate negli ultimi tempi”. Come se i fatti di cronaca debbano comunque essere taciuti. Nella delibera si fa riferimento a una “campagna denigratoria” e al fatto che non si può “consentire che alcuna stampa quotidiana possa definire i rappresentanti dell’amministrazione come mandanti di attività non trasparenti e improntate alla coercizione”. Il tutto perché nella maggioranza che governa la città (PdL) ci sono da tempo frizioni. Il sindaco Maurizio Lucci e i suoi assessori il 12 agosto hanno deciso di occuparsi della stampa anziché dei problemi di Sabaudia». E poi il riferimento ad un incontro chiesto da due giornalisti al sindaco in cui per l’appunto era stata preannunciata l’istituzione del nuovo ufficio. «Alcuni episodi, riferiti a comportamenti dei singoli privati, vengono ripresi da certa stampa con finalità non soltanto informative e divulgative ma anche allo scopo di combattere, con gli strumenti della divulgazione e dell’eco mediatica, l’azione politica espressa dagli organi eletti – si legge ancora nel documento che riporta ancora una parte della delibera -. Un copione già visto, insomma. Chiediamo l’immediata revoca della delibera. I cronisti hanno raccontato fatti avvenuti in quella città e vicende – come quella recente del possibile avvertimento a Roberto Saviano – facendo semplicemente il loro mestiere – afferma Giovanni Del Giaccio, fiduciario dell’UNCI a Latina, d’intesa con il presidente nazionale Guido Columba – se Lucci si sente danneggiato ha già gli strumenti per agire, non c’era alcun bisogno di questo atto che sa tanto di bavaglio e minaccia preventiva. Per quanto ci riguarda non parteciperemo più a iniziative del Comune fin quando la delibera sarà in vigore». E non si esclude anche una manifestazione.

Maria Sole Galeazzi
(Tratto da Terracina Social Forum)