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Russiagate, ai magistrati i conti dei colonnelli leghisti

IL Mattino, Mercoledì 4 Settembre 2019

Russiagate, ai magistrati i conti dei colonnelli leghisti

Valentina Errante

ROMA Operazioni sospette: transazioni a sei zeri e prelievi in contanti. La Finanza ha ricostruito la rete e il giro vorticoso di soldi e affari che coinvolge le associazioni filorusse, nelle quali esponenti della Lega, da anni, svolgono un ruolo organizzativo. Operazioni sospette e verifiche nell’ambito dell’inchiesta sui presunti finanziamenti al Carroccio. Segnalazioni che riguardano Claudio D’Amico, consulente strategico di Matteo Salvini per gli affari internazionali, e l’avvocato Gianluca Meranda. Sono loro due dei protagonisti dell’incontro dello scorso ottobre, quando anche Gianluca Savoini, ex-portavoce del leader del Carroccio, e Francesco Vannucci (tutti indagati per corruzione internazionale) discutevano con tre russi di una transazione di petrolio, che avrebbe portato 65mila dollari nelle casse della Lega. Non c’è solo l’Associazione“Lombardia-Russia”,presieduta da Savoini e della quale è segretario il deputato della Lega Gianmatteo Ferrari, ma anche altre come “l’associazione conoscere Eurasia”.

PRELIEVI IN CONTANTI

A proposito di D’Amico, assessore a Sesto San Giovanni ed ex parlamentare leghista, responsabile progetti dell’associazione Lombardia-Russia, la Finanza precisa: «Con Savoini è fondatore della “Orion LLC, a Mosca, creata come rappresentanza commerciale di aziende italo-russe,nonché amministratore e liquidatore della Mibel International srl, società partecipata dalla compagna di D’Amico, Konovalova Svetlana, e sino al 2008 dal senatore Roberto Calderoli». D’Amico è stato segnalato per 14 prelievi in contanti in da gennaio 2011 a marzo 2012, «per complessivi euro 110.000, da conto corrente intestato al Gruppo Lega Nord Padania presso Banca di Napoli». Nelle verifiche sono finiti anche gli affari di Oleg Ossipov, papà di Irina Osipova, giovane candidata al consiglio comunale di Roma con Fratelli d’Italia nel 2016 che, nel 2014, accompagnava a Salvini, Savoini e D’Amico. Fino a giungo (quando è stato sostituito con Darja Pushkova, figlia di un politico russo sanzionato dagli Usa), rappresentava la fondazione “Centro Russo di Scienza e Cultura”. Anche gli affari di Ossipv sono finiti nell’informativa. Scrivono i militari: «Risulta essere stato segnalato per rilevanti movimentazioni finanziarie, ammontanti complessivamente a euro 2milioni e 253 mila euro». Operazioni avvenute tra aprile 2015 e marzo 2016. «A fronte di consistenti bonifici dalla Russia sul suo -per circa 900.000 euro, seguono bonifici in uscita (per circa 760.000 euro) disposti a favore di altro conto corrente intestato al medesimo e ad altre cinque persone (con causali riguardanti il pagamento di stipendi). La provvista generata con tali bonifici viene poi prelevata quasi interamente in contanti da tutti i beneficiari tra i quali anche Vasily Konyaev, vicedirettore del Centro».

LE POLIZZE

Poi ci sono gli affari di Meranda, legale internazionalista. L’avvocato è stato segnalato per aver eseguito, tra agosto e ottobre 2014, il riscatto anticipato di polizze vita per circa 130.000 euro, stipulate prevalentemente tra il 2008 ed il 2011 da 28 diversi contraenti, presso un’agenzia di Palmi (Reggio Calabria). «Nel 2012 – aggiunge la Finanza – a suo nome esisteva un conto corrente presso una banca belga, sul quale ad agosto 2012 il titolare aveva fatto confluire, tramite lo studio Carnelutti di Roma, la somma di euro 405.000 euro, importo ritirato in contanti in data 29 novembre 2012 da un proprio rapporto bancario». Poi c’è l’Associazione Conoscere Eurasia, costituita nel 2008 per promuovere le relazioni commerciali tra Russia e Italia rappresentata da Antonino Fallico, presidente di Banca Intesa Mosca. E, a proposito di Intesa, la Finanza fa riferimento ad Andrea Mascetti, nel board della banca. Nella vicenda Metropol avrebbe dovuto svolgere il ruolo di intermediario.