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Rosignano: esplosive dichiarazioni dell’ex carabiniere Gennaro Ciliberto alla trasmissione di Radio Rai “Restate Scomodi” su presunte infiltrazioni mafiose negli appalti

L’anticorruzione punta sul casello autostradale, parla il testimone chiave Commenti

 

di GIULIO SALVADORI 

Rosignano (Livorno), 31 marzo 2016 – Ancora una volta il casello autostradale di Rosignano al centro dell’attenzione ma per una vicenda che fa discutere e di cui si interessa la magistratura. La realizzazione dell’opera viene citata dal testimone di giustizia Gennaro Ciliberto, intervistato dalla giornalista Carla Manzocchi, nel programma di Rai Radio 1 “Restate scomodi” in occasione di una puntata incentrata sul tema “Corruzione e infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici”. Ospite della seguita trasmissione radiofonica, andata in onda nei giorni scorsi, anche Raffaele Cantone, magistrato e presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, invitato per dibattere sul tema dell’applicazione del codice in materia di appalti pubblici.

Gennaro Ciliberto, ex carabiniere ed ex responsabile della sicurezza della Carpenfer Roma srl, azienda che a livello nazionale ha costruito la maggior parte delle uscite autostradali e molti cavalcavia, è testimone chiave in un processo in corso a Monza. Nel 2011 ha denunciato anomalie costruttive in particolare nell’opera della passerella ciclopedonale della SS 36 nel comune di Cinisello Balsamo (Milano), un appalto Anas poi subappaltato alla ditta Impregilo spa e poi ceduto alla ditta Carpenfer Roma srl facente capo al pregiudicato Mario Vuolo, oggi a processo e agli arresti. E anche nell’intervista raccolta da Radio Rai Ciliberto ha parlato dell’attività della famiglia Vuolo edel clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia. Fornendo poi altre indicazioni in merito a presunte infiltrazioni mafiose e presunte anomalie costruttive in altri lavori autostradali.

Nel suo elenco il tratto Salerno-Reggio Calabria, il ponte sullo stretto di Messina, una gara pubblica a Locate Triulzi (Milano), un appalto al carcere di Larino e i “casi” dei caselli di Senigallia, Settebagni, Firenze e, appunto, Rosignano. Si tratta, è bene sottolinearlo, di casi segnalati alla DIA di Milano e all’ANAC. “Un sistema piramidale in cui ognuno acquisisce lavori affidati sulla parola” spiega Ciliberto.  Denunce che, da Trento a Palmi, avrebbero trovato elementi di riscontro tanto è vero che il testimone è stato costretto a nascondersi per motivi di sicurezza.

E che ci sia volontà di fare chiarezza su quanto avvenuto negli ultimi anni e di porre delle regole trasparenti per il presente e il futuro lo dimostrano le parole del presidenze dell’Autorità anti corruzione Raffaele Cantone sul tema dell’applicazione del Codice degli appalti. Illustrate nel programma di RadioRai e ribadite a margine del convegno Ance a Roma: “Il testo normativo è all’esame delle commissioni parlamentari per essere modificato. Ci sarà un periodo transitorio e complicato, perché saranno compiute scelte assolutamente innovative e le novità hanno bisogno di tempi fisiologici che non possiamo indicare in pochi mesi. Nella nota alle commissioni in Parlamento abbiamo chiesto espressamente di individuare un termine per l’emanazione delle linee guida, quindi mi auguro vi sia una brevissima norma transitoria che lasci in vigore il vecchio regolamento finché non ci saranno linee guida di carattere generale”.

di GIULIO SALVADORI