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Riina ad avvocato, con strage Borsellino non c’entro”. Dietro la strage, un accordo fra Stato e mafia?

PALERMO – Per la prima volta, il boss Totò Riina parla delle stragi mafiose del ’92. E lo fa in occasione dell’anniversario dell’eccidio del giudice Paolo Borsellino. “L’hanno ammazzato loro – dice al suo legale, l’avvocato Luca Cianferoni – Lo può dire tranquillamente a tutti, anche ai giornalisti. Io sono stanco di fare il parafulmine d’Italia”. Un’uscita clamorosa, quella del padrino di Corleone, spinto a consegnare al difensore la sua verità su via D’Amelio dal clamore suscitato dalle notizie sulle nuove ipotesi investigative sulla strage. Come riportano alcuni quotidiani, leggendo un articolo del Sole 24 ore, che parlava del presunto coinvolgimento di apparati dello Stato nell’uccisione del giudice, Riina ha commentato: “Avvocato, io con questa storia non c’entro nulla”. E sulla presunta trattaviva tra Stato e mafia, intrapresa per porre fine alla stagione stragista, che avrebbe visto proprio in Riina il principale protagonista, il boss replica: “Io trattative non ne ho mai fatte con nessuno; ma qualcuno ha trattato su di me. La mia cattura è stata conseguenza di una trattativa”.

Riina, dunque, è certo di essere stato ‘venduto’, ma nega che a consentire la sua cattura sia stato il boss Bernardo Provenzano. “So che la mia posizione processuale sulla strage di via d’Amelio non cambierà – ha spiegato poi al legale -. Io non chiedo niente, non voglio niente e non ho intenzione di trovare mediazioni con nessuno”. Sulla presunta trattativa tra Stato e mafia il boss ha un’idea precisa. “Il mio cliente – spiega Cianferoni – sostiene che l’accordo sia passato sopra la sua testa e che i protagonisti della trattativa sarebbero Vito Ciancimino (ex sindaco mafioso di Palermo ndr) e i carabinieri. Non a caso quattro anni fa chiesi che venisse ascoltato il figlio di Ciancimino, Massimo”. E proprio Ciancimino jr nei giorni scorsi ha riportato l’attenzione sul presunto accordo tra Stato e mafia e sul cosiddetto ‘papello’, l’elenco delle richieste che Riina avrebbe fatto alle istituzioni per far cessare la stagione delle stragi. Il figlio dell’ex sindaco, condannato per riciclaggio, e ora aspirante dichiarante, ha promesso ai magistrati di Palermo di consegnare copia del documento che proverebbe l’esistenza della trattativa.

(Tratto da ANSA)