Cerca

Riceviamo e pubblichiamo dal PD di Fondi “Addio Marina di Fondi”‏

PARTITO DEMOCRATICO

Circolo Cittadino di Fondi

Piazza Porta Vescovo nr. 21

www.democraticifondi.it

COMUNICATO STAMPA

C’ERA UNA VOLTA “ LA MARINA DI FONDI”

Ogni volta che qualche cittadino segnala un disservizio, sia pur minimo, nelle prestazioni rese dal Comune di Fondi scatta puntualmente un rassicurante, puntiglioso comunicato stampa della segreteria del Sindaco.

Proprio la puntualità rigorosa della replica informativa del Sindaco ci ha fatto riflettere sul silenzio assordante del primo cittadino sul tema delle rilevanti e, a nostro avviso disastrose, novità segnalate a mezzo stampa da un gruppo di cittadini, che condividono le posizioni espresse in Consiglio Comunale dal Partito Democratico sul tema del futuro assetto della zona a mare del demanio comunale di uso civico. Quella, per intenderci, sulla quale, secondo le roboanti promesse elettorali del centro-destra e le iniziative (convegnistico-progettuali, a spese dei cittadini) dell’allora Assessore all’Urbanistica della Giunta Parisella, Salvatore De Meo, doveva essere l’area su cui progettare e realizzare il sogno agognato del “Lido o Marina di Fondi”.

Tralasciamo, per il momento, lo scandaloso tentativo di svendita del demanio comunale, con determinazione “concordata” dei valori di affrancazione/alienazione delle aree di uso civico, di proprietà collettiva: ce ne occuperemo un’altra volta, in sede politica, oppure, se necessario, investendo direttamente le autorità preposte al controllo (Revisori, Corte dei Conti, Magistratura), e occupiamoci ora della realizzazione del “Lido o Marina di Fondi”.

Nel lontano 1967 una avveduta classe dirigente, assolutamente trasversale fra le forze politiche, e con la sola opposizione degli occupatori abusivi delle aree, chiese ed ottenne dall’allora Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, con delega agli Usi Civici, Sen. Dante Schietroma di certificare con apposito decreto l’avvenuto, incontestabile, mutamento di destinazione delle aree ricadenti nella zona a mare del demanio civico, aree che erano ormai, e sono tuttora, destinate e destinabili con profitto unicamente ad attività di tipo turistico.

Il Comune di Fondi aveva, ed ha ancora, la possibilità di programmare la realizzazione di strutture finalizzate all’utilizzo a fini turistici (e, quindi, economici nell’interesse della collettività) della fascia costiera, un’area di ben 90 ettari.

Dopo quarantacinque anni, quando le potenzialità turistiche, e non certo agricole, dell’area a mare sono ancora più evidenti l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco De Meo ha votato in Consiglio Comunale un ordine del giorno (atto di indirizzo) con il quale propone alla Regione Lazio di DIMEZZARE l’area a mare soggetta al cambio di destinazione del Decreto Schietroma, limitandola alla sola fascia di 300 metri che, va dalla battigia alla Flacca.

Il Sindaco dovrebbe spiegare alla cittadinanza quale “Marina di Fondi” vuole e può realizzare in una fascia, come quella prescelta, a ridosso della spiaggia, sulla quale la stessa Regione Lazio sulla base delle normative attuali ,a prescindere da chi la guida in questo momento, non consentirà alcuna possibilità realizzativa?

Per Fondi e per i fondani, quale turismo, ultima carta di sviluppo, dopo la crisi del Mercato Ortofrutticolo e degli altri settori produttivi è possibile se si privatizzano aree oggi disponibili per necessità pubbliche?

Nel non lontano 2008, l’allora Assessore all’Urbanistica e Assetto del Territorio, Salvatore De Meo, oggi Sindaco, affermava che il Progetto Marina di Fondi era un progetto ambizioso, che aveva bisogno di sostegno politico e mediatico, che avrebbe portato sviluppo economico a tutto il territorio del Comune e non solo alla Marina. Oggi la sua Giunta cancella, di fatto, quel progetto.

Aspettiamo che il Sindaco ci dica, in concreto, come sarà la “Marina di Fondi”, sperando che non voglia iniziare il suo racconto con un devastante, per l’economia del nostro territorio,…..c’era una volta la “Marina di Fondi” ?

Fondi, lì 13 gennaio 2012

Bruno Fiore, consigliere comunale del Partito Democratico